“Non sappiamo a chi giovi la diffusione di notizie esagerate o addirittura false riguardanti presunte aggressioni del personale sanitario nel carcere di Bari, pubblicizzate dai media. Coloro che diffondono queste notizie false non esitano a coinvolgere politici ignari che hanno chiesto trasparenza e responsabilità ai vertici regionali della sanità per il centro clinico di Bari, gestito in modo irresponsabile”. Lo scrive in una nota Federico Pilagatti, sindacato nazionale del Sappe, sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria.
“Tali notizie hanno coinvolto persino il presidente nazionale dell’ordine dei medici, Anelli, senza che avesse verificato accuratamente le fonti, invece di accusare direttamente la Direzione e la polizia penitenziaria di Bari – aggiunge Pilagatti -. Si fa riferimento a un presunto attacco, nella giornata di giornata di giovedì 16 novembre, da parte di un detenuto psichiatrico nei confronti di una dottoressa, perché gli sarebbe stata negata una visita specialistica. Tuttavia, sembra che le cose siano andate in modo diverso, con l’intervento coraggioso di un poliziotto penitenziario che ha impedito l’aggressione. Fortunatamente, la dottoressa non è stata ferita e non ci sono stati danni a persone o cose”.
“Il SAPPE non può tollerare che l’impegno dei poliziotti venga messo in discussione da notizie false che generano dissenso tra i detenuti, già agitati per le mancate cure nonostante la presenza di numeroso personale sanitario. Sembra che i medici siano restii a visitare i detenuti durante l’orario di lavoro – prosegue il segretario nazionale del Sappe -. Abbiamo chiesto all’ASL di Bari di verificare la correttezza del comportamento del dirigente sanitario e la sicurezza strutturale del luogo dove sono ospitati i malati gravi, ma sembra che i risultati non siano stati ottenuti forse per evitare che la verità emerga”.
“Una rivolta dei detenuti, a causa di questa tensione generata dalle false notizie, sarebbe devastante non solo per il carcere, ma per l’intera area circostante. Invitiamo quindi il presidente della Regione e l’assessore alla sanità a visitare il centro clinico e le sezioni in cui sono detenuti i malati gravi, per constatare di persona la situazione critica”, sottolinea Pilagatti.
“Inoltre, non per polemizzare, ma è importante sottolineare che i sanitari nel carcere di Bari sono molto più al sicuro grazie alla presenza della polizia penitenziaria, a differenza dei loro colleghi che operano altrove, dove episodi di violenza sono frequenti. Per questi motivi, il SAPPE chiederà un incontro urgente al Dirigente Generale dell’ASL di Bari per risolvere definitivamente la situazione del centro clinico e garantire un servizio adeguato ai detenuti, considerando che si stanno sprecando ingenti somme di denaro dei contribuenti pugliesi”, conclude Pilagatti.
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