Foto di Anza e Marco Lezzi

Lecce, Sansone: “Avevo offerte all’estero, vi spiego perché ho preferito il Lecce”

Sono giorni di inevitabile tensione e di comprensibile nervosismo quelli che hanno contraddistinto l’inizio di settimana del Lecce dopo le note vicissitudini arbitrali della sfida pareggiata con il Milan. La sosta delle nazionali arriva forse nel momento migliore in tal senso, con la pausa che può diventare utile per sedare gli animi in casa giallorossa, prima di tornare in campo. Lunedì 27 novembre i salentini saranno ospiti dell’Hellas Verona, in uno scontro diretto importantissimo in ottica salvezza. In Veneto, Strefezza e compagni ritroveranno mister Baroni, che fino a qualche giorno fa sembrava destinato all’esonero. I vertici societari scaligeri pare abbiano invece deciso di donargli un ultimatum, proprio contro il suo Lecce. Una sfida che dista ancora circa 10 giorni, ma che mister D’Aversa sta già preparando con i calciatori rimasti a sua disposizione in Puglia. I giocatori impegnati con le rispettive nazionali sono 12: Banda, Berisha, Borbei, Burnete, Dorgu, Faticanti, Krstovic, Pongracic, Rafia, Ramadani, Smajlovic e Touba.

In settimana, intanto, ha parlato in conferenza stampa Nicola Sansone, calciatore del Lecce da poco più di un mese, ma già protagonista fra le fila dei giallorossi con un gol e due assist: “Quello che è successo contro il Milan è da archiviare subito. È stato un peccato non aver vinto, ma dobbiamo già concentrarci sulla partita con l’Hellas che è ancora più importante. Ogni gara ha una storia a sé, ciò che più conta è non cambiare il proprio modo di affrontare ogni genere di avversario. Abbiamo bisogno di vittorie, quindi proveremo a metterle a segno. Adesso sto bene sia fisicamente che mentalmente, spero di continuare così. Da svincolato ho ricevuto diverse proposte, ma la mia priorità era quella di tornare in Serie A. Quando ho saputo dell’offerta del Lecce non ci ho pensato due volte prima di rinunciare alle proposte che mi erano intanto arrivate dall’estero. Il direttore Corvino mi ha convinto con una telefonata. A livello economico erano più importanti, questo sì, ma volevo restare in Italia per la mia famiglia. Fin da quando sono arrivato qui mi sono messo a disposizione del mister, della squadra e dello spogliatoio. Piccoli? Dopo l’assist che gli ho fornito ad Udine mi ha offerto una cena, è stato di parola. In questo Lecce ci sono tanti ragazzi interessanti, così come diversi leader. Dorgu e Falcone mi hanno sorpreso in positivo. È un gran bel gruppo”.

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