“La conoscenza crea la consapevolezza. La consapevolezza ci chiede una cosa: schierarci, stare dalla parte del bene, impegnarci, fare la nostra parte. E’ una meraviglia il lavoro che hanno fatto le insegnanti, le scuole, le associazioni, la chiesa. Il nostro vescovo che si è messo sempre in prima fila per saldare veramente la terra con il cielo”. Così don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, l’associazione contro le mafie, a Manfredonia, nel Foggiano, dove è stata organizzata la mobilitazione dall’associazione con la diocesi.
“Le cose fatte nella lotta alla mafia sono state tante, ma non sufficienti. C’è un dato su cui riflettere. L’ultima mafia è sempre la penultima, perchè nei codici genetici dei mafiosi c’è un rigenerarsi e allora dobbiamo rigenerarci noi. Non scarichiamo solo su Magistratura e forze dell’ordine che hanno fatto e fanno la loro parte, ma dobbiamo assumerci noi la responsabilità di non lasciare soli i familiari delle vittime innocenti delle mafie, i commercianti e imprenditori vittime del racket e che hanno denunciato, i testimoni di giustizia, le diverse associazioni che operano sul territorio”.
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