RIMINI – Il “biometano intelligente” per aumentare i ricavi e il valore di mercato degli impianti, evitando la revoca degli incentivi e i fermi d’impianto. È il progetto che l’agenzia di sviluppo Mendelsohn di Bari ha presentato a Rimini in occasione della 26esima edizione di EcoMondo. Il biometano gioca un ruolo rilevante nel raggiungimento dei risultati climatici prefissati per il 2030 e per l’obiettivo zero-emissioni al 2050. Da uno studio effettuato da “Gas for Climate” si evince la previsione al 2030 di una produzione comunitaria pari a 38 miliardi di m3: in questa classifica l’Italia occupa, con i suoi 33 impianti di biometano attivi, la terza posizione con una produttività stimata di circa 7 miliardi di m3, quasi il 10% del totale.
Il biometano intelligente sfrutta i sensori collocati sulle diverse macchine e componenti dell’impianto che acquisisce e traccia una gran quantità di dati di esercizio e informazioni. I dati di processo più significativi ed eventuali anomalie segnalate su dispositivi mobili possono essere certificati su Blockchain. La piattaforma consente di controllare ogni componente dell’impianto in tempo reale e in qualunque posto del mondo attraverso algoritmi innovativi di intelligenza artificiale.
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