“Ancora una volta il ministro Urso ha dimostrato di non conoscere l’attuale situazione dell’Ex Ilva e della realtà in cui vivono i cittadini di Taranto. Nell’audizione ha raccontato una storia distorta, in cui non ha detto che l’impianto è ancora sotto sequestro per disastro ambientale, che ci sono state diverse sentenze di condanna, anche a livello europeo, nonché studi scientifici e raccomandazioni di organi internazionali (Onu e Oms) che hanno dimostrato il nesso di causalità tra salute e inquinamento, e che ancora l’impianto non è in sicurezza ed emette sostanze inquinanti”. Lo afferma in una nota Mario Turco, senatore e vicepresidente M5S, intervenuto in audizione alle commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato.
“Omettere tutti questi aspetti significa non conoscere la realtà e quindi i problemi nelle loro varie dimensioni non verranno mai risolti. Il Governo continua a nascondere la polvere sotto il tappeto: vuole risolvere tutte le questioni ambientali e sanitarie con il ripristino dello scudo penale. Per noi tutto questo è inaccettabile. Il ministro, poi, ha definito l’ex Ilva competitiva, dimenticando però che l’azienda ha già terminato il prestito di 680 milioni di euro concessi solo a gennaio: fondi per pagare i debiti e garantire gli approvvigionamenti, nonché la sicurezza degli impianti”, aggiunge Turco.
”Inoltre lo stesso ministro si contraddice quando da una parte annuncia la fantomatica decarbonizzazione, senza dire con quali soldi realizzarla, dall’altra, dice che sono pronti a concedere la nuova A.I.A., (Autorizzazione Integrata Ambientale) che prevede la sola continuità produttiva del ciclo integrale a carbone per altri 12 anni, unitamente alla realizzazione di un inceneritore dove bruciare oltre 60.000 tonnellate di materiale plastico. È questa la decarbonizzazione? È a questo che serve lo scudo penale? Questo significa continuare a inquinare”, spiega Mario Turco.
“Sul tema, il Movimento 5 Stelle ha confermato la sua totale contrarietà continuando inoltre con la raccolta firme per chiedere la chiusura delle fonti inquinanti e dire ‘no’ a un altro disastro annunciato. Consigliamo al Ministro di documentarsi e leggere le tante interrogazioni parlamentari che attendono ancora risposte, l’ultima depositata in Senato in merito alla questione del fantomatico accordo sottoscritto dal ministro Fitto, definita ‘tappa’ da Urso. Oltre a non fare chiarezza tirano fuori dal cilindro altri termini che servono solo a perdere tempo e non dire le cose come stanno. Di tempo però non ce n’è più e i cittadini sono stanchi di aspettare le risposte di un governo che si nasconde dietro la sua incapacità”, conclude Turco.
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