«Abbiamo appena parlato di fratture da fragilità e lo stesso rischio colpisce la nostra categoria: viviamo in bilico, con gravi conseguenze su tutti i pugliesi». È allarme organico nelle strutture pubbliche, lanciato dai tre Ordini dei Fisioterapisti in Puglia: Bari, Barletta-Andria-Trani e Taranto, Foggia e Brindisi-Lecce.
Una carenza che non verrà compensata con il nuovo piano assunzionale della Regione Puglia fanno sapere i tre presidenti dr.ssa Gialia Berloco, dr. Giulio Conticelli, dr.Angelo Scrimitore. «Il numero dei fisioterapisti è già di per sé inadeguato alle esigenze della popolazione regionale. A questa emergenza atavica, si aggiunga che in vista di oltre 30 pensionamenti, i nuovi assunti saranno poco più di 20. Non riusciremo a coprire nemmeno i posti lasciati liberi».
Poco personale a fronte di una sempre crescente richiesta e di conseguenza lunghe liste di attesa. Per una cura fisioterapica, in media, un utente pugliese può aspettare fino a oltre un anno dalla richiesta. «Da parte nostra c’è un impegno enorme, ma siamo pochi e non possiamo rispondere a tutte le esigenze». Inoltre, l’aumento dell’età media dei cittadini e le difficoltà nella sostenibilità economica del sistema sanitario nazionale e regionale obbligano ad un accorato messaggio rivolto ai vertici della sanità pugliese: aumentare il numero di assunzioni previste e sottolineare, ancora una volta, che il fisioterapista è a pieno titolo una figura di fondamentale importanza in tema di sanità pubblica. «Nella fase più critica della pandemia Covid eravamo in terapia intensiva e in rianimazione per aiutare i pazienti a respirare, a ritornare a muoversi dopo i lunghi giorni di degenza e nella riabilitazione post ricovero. Oggi sembra che questo sia stato dimenticato».
La presidente dr.ssa Gialia Berloco e il vicepresidente dr.Francesco Savino dell’OFI Ba-Bat-Ta (quest’ultimo delegato anche in rappresentanza di OFI Foggia e OFI Brindisi-Lecce) sono intervenuti durante le audizioni in III commissione Sanità del consiglio regionale pugliese, in cui sono analizzati i numeri sulle “fratture da fragilità”.
Occasione per ribadire il ruolo del fisioterapista nella valutazione e prevenzione del rischio cadute, ma anche per discutere delle annunciate assunzioni nella sanità regionale. «Durante la Giornata mondiale della Fisioterapia dello scorso mese abbiamo promosso il “Fisioterapista in tutti i luoghi di vita”, ma alla luce del contesto sanitario regionale attuale e di quanto prospettato, portare avanti questa missione con il personale ridotto all’osso è impresa ardua».
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