GENOVA – Si è aperta con la presenza del capo dello stato Mattarella la 40a assemblea annuale dell’Anci, quest’anno ospitata da Genova. Nell’aula Blu dell’area fieristica del porto ligure, circa 3000 sindaci provenienti da tutta Italia. Tanti in rappresentanza della Puglia e della Basilicata per una tre giorni in cui sul palco genovese si alterneranno dieci ministri.
La cerimonia di apertura ha visto in prima fila il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto da un lungo applauso così come Antonio Decaro, che dopo 7 anni, lascia la guida dell’Anci nazionale. Un momento di commozione che non ha risparmiato lo stesso sindaco di Bari.
“Un lungo periodo in cui si sono alternati sei Governi, la crisi della pandemia, la guerra – ha detto lo stesso Decaro -. La storia delle opere pubbliche finanziate dal Pnrr, non è stato un duello con il Governo. L’importanza di queste risorse ha messo in azione l’efficienza dei sindaci e dei Comuni, oltre 26 miliardi di impegno di spesa, 147mila gare, ovvero il 75% di quelle che avremmo dovuto fare. Ma nonostante questi buoni risultati ci è stato detto che parte dei finanziamenti per quelle opere è dirottata sulle risorse dei Comuni”.
”Ci hanno detto che se non finiremo in tempo quelle opere, saranno comminate sanzioni ai Comuni, ma quell’impegno lo firmeremo comunque”, ha concluso Decaro che si sente braccato dal ministro Fitto e ha puntato l’indice sulla burocrazia e gli ostacoli che frenano la realizzazione delle opere, con lo spauracchio delle sanzioni.
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