L’assemblea della Lega Serie A ha accettato l’offerta delle due emittenti con 17 voti a favore. I club hanno quindi accettato l’offerta di Dazn e Sky da 900 milioni a stagione a partire dal 2024/25 fino al 2028/29, di cui circa 700 milioni dalla piattaforma OTT e altri 200 milioni dalla pay-tv di Comcast, rispetto ai 927,5 milioni di euro del triennio 2021/24. Decade così per ora l’ipotesi del canale di Lega, con le società che hanno preferito proseguire con l’attuale struttura: DAZN trasmetterà 10 partite, con 3 partite che saranno in co-esclusiva.
“Con Dazn e Sky il calcio italiano morirà” – È una sconfitta del calcio italiano, con questa offerta il calcio morirà”. È l’attacco del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, interrompendo la conferenza stampa dell’ad della Lega Serie A Luigi De Siervo al termine dell’odierna assemblea. “Sky e Dazn non sono competenti, non fanno bene al calcio italiano”. Ecco l’intervento completo da Goal Italia:
Cairo: “De Laurentiis ci dirà grazie” – ”Sono contento dell’esito e della decisione presa dalla Lega, anche se i valori raggiunti non rispecchiano quel che ci aspettavamo è giusto dare continuità al rapporto con Sky e Dazn”. Così il presidente del Torino, Urbano Cairo, dopo l’assemblea di Lega. “La penso diversamente da De Laurentiis, non credo che il calcio muoia con questa decisione. L’offerta potrebbe anche essere più alta per la quota di revenue sharing. De Laurentiis ha un pensiero sulle cose che nasconde un aspetto visionario, ma stavolta gli ho detto che, anche se non se ne rende conto, ci dirà grazie, parafrasando quel che ha detto Antonio Ricci al premier Meloni”.
“La base è di 900 milioni di euro annui di cui 700 da Dazn e 200 da Sky per cinque anni, ma attraverso lo strumento del revenue sharing con Dazn la cifra può superare di gran lunga quella del triennio precedente raggiungendo quella di 5/6 anni e arrivando a un miliardo”. Lo ha spiegato l’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo, in conferenza stampa al termine dell’assemblea dei club. “La base del revenue sharing è su 750 milioni di euro di fatturato per Dazn, vicino ai loro ricavi attuali: sopra quella cifra, il fatturato verrà divisi al 50% tra la Lega e la piattaforma, senza tuttavia averne i rischi”, ha aggiunto De Siervo. “Su questo non stiamo valutando una ipotesi aggressiva, ma una ipotesi conservativa. Siamo nel binario giusto, siamo contenti di come si sia conclusa. Nell’ipotesi più conservativa parliamo di 60 milioni di ricavi aggiuntivi. Sui 900 milioni vanno aggiunti anche 47 milioni di costi tecnici di investimenti dai broadcaster. La scelta quindi proietta dei numeri, tra costi tecnici e ricavi, superiore al miliardo medio nei cinque anni”.
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