BARI – Le strade vuote, le saracinesche abbassate, le sirene delle ambulanze che rimbombano nel silenzio più assoluto in una dimensione quasi spettrale. Erano i primi mesi dell’era covid, primavera 2020, quando gli ospedali erano presi d’assalto da pazienti colpiti dal virus e gli operatori sanitari, quasi vestiti da marziani, facevano doppi se non tripli turni per rispondere alla pandemia. Nessun orario d’ingresso e uscita. Solo lavoro fino al burnout. E nonostante questo, succede al Policlinico di Bari che il direttore dell’Unità operativa di emergenza Urgenza, Vito Procacci, s’è visto recapitare nei giorni scorsi – insieme ad altri due colleghi delle Chirurgie – una lettera dell’Ispettorato del Lavoro con una sanzione amministrativa da 27mila e 100 euro per gli straordinari durante l’emergenza sanitaria. E così, ricevuta la missiva, il dottore scrive al capo dello stato Sergio Mattarella che in meno di 24 ore interviene con ministro del Lavoro, Marina Calderone, la quale fa sospendere il provvedimento in attesa di un incontro con il numero uno dell’ordine dei medici, Filippo Anelli, previsto per le prossime ore.
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