BARI – Chiusura anticipata dei locali. Movida selvaggia. È drastico il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che nelle scorse ore ha incontrato le associazioni di categoria dei commercianti e dei ristoratori per discutere proprio sugli eccessi della movida, a partire dalla zona umbertina. I fatti iniziano la scorsa estate quando più di 140 residenti hanno presentato un esposto al primo cittadino e alla Procura denunciando la situazione davanti ai locali di via Cognetti e via Abbrescia. Dopo le polemiche, il Comune ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Arpa che per tutta l’estate ha svolto 14 monitoraggi audiometrici accertando come nel fine settimana, dal giovedì in poi, il livello di emissioni sonore (causate dal traffico e dalla gente) siano sopra la soglia di attenzione consentita per legge. E così, dopo queste analisi, l’amministrazione ha deciso di avviare un tavolo tecnico di confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria. E qui è stato chiaro: senza proposte concrete e una soluzione condivisa, il Comune è pronto ad adottare ordinanze per anticipare in alcune zone della città la chiusura dei locali o l’arco temporale in cui è consentita la somministrazione di alcolici. I gestori, dal canto loro, si sono resi disponibili ad autoregolamentarsi con una campagna formativa con cartelli fuori dai locali o facendo ricorso a una vigilanza privata per invitare i clienti dei locali a non alzare la voce o – in ultimo – una possibile chiusura a un orario condiviso. Da parte delle associazioni c’è tutta la volontà di trovare una soluzione condivisa che piaccia a tutti anche perché sulla questione pesano anche le sentenze di altri tribunali italiani che hanno condannato i Comuni per non aver adottato provvedimenti antimovida.
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