BARI – Maltrattamenti in famiglia, tra conviventi o fidanzati e stalking; ma anche violenze su bambini con problemi psichici, su minori e sulla donna. Sono queste le denunce più frequenti che in un anno sono arrivate all’attenzione del Pool fasce deboli della procura di bari. In 12 mesi, dal primo luglio 2022 al 30 giugno scorso, 1016 iscrizioni nel registro delle notizie di reato, la maggior parte violenze sessuali, atti sessuali su minori o endofamiliari e reati del Codice Rosso come sfregio o revenge porn.
Una squadra composta da una decina di sostituti procuratori, agenti di polizia giudiziaria e un gruppo di lavoro investigativo capeggiati dall’aggiunto Ciro Angelillis, che analizza in maniera immediata il tipo di reato e avvia subito una verifica in modo da emettere a strettissimo giro una misura cautelare. E il tutto veniva fatto anche prima dell’entrata in vigore del Codice Rosso targano 2019. Delle 1016 denunce, 625 sono procedimenti definiti, ovvero rinviati a giudizio o archiviati. Novantuno le sentenze di cui 67 di condanna, undici assoluzioni, nove proscioglimenti per emissione di querela e quattro proscioglimenti per altri motivi.
Emerge dall’analisi del pool che sempre più minori e under 30 vengono coinvolti in reati di scambio di materiale pedopornografico o di revenge porn, per non parlare dei giovani e giovanissimi che cedono immagini e video a sfondo sessuale per ricariche pay pall o regali. I social e la pandemia hanno moltiplicato questo tipo di reati e quelli legati al fenomeno del bullismo che in un caso, nel periodo analizzato, ha portato al suicidio di una minore.
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