Montare i GPS sulle cisterne di olio extravergine in partenza dai frantoi, elicotteri in volo per intensificare i controlli, sensibilizzare gli agricoltori circa l’importanza di denunciare anche in forma anonima per monitorare orari e luoghi maggiormente interessati dai fenomeni criminali e cabina di regia interforze anche con le altre Prefetture del territorio pugliese. E’ in sintesi quanto emerso nel corso del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza oubblica, convocato da Francesco Russo, prefetto di Bari, cui ha partecipato il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.
“Nel periodo della raccolta delle olive, i predoni delle campagne fanno razzia di olive che come diamanti, quindi vanno sorvegliate di notte e scortate durante i trasferimenti nei frantoi – ha detto Piccioni -. I frantoi, poi, sono costretti ad avvisare la Questura prima di far partire i camion di olio extravergine alla volta delle varie destinazioni italiane per farli scortare fino all’imbocco dell’autostrada: questa è la situazione in provincia di Bari, ma anche nella BAT, che sono le culle dell’olivicoltura pugliese. Il fenomeno che si ripete ogni anno mette a repentaglio l’incolumità stessa degli olivicoltori, costretti a fare ronde diurne e notturne”.
I mandanti dei gruppi criminali depredano gli oliveti nelle province di Bari e della BAT. In 2/3 minuti riescono a portare via oltre 30 kg di olive ad albero, battendo gli ulivi con mazze anche di ferro per far crollare il maggior numero di prodotto, danneggiando al contempo le piante.
Le squadre di malfattori trascinano le reti sotto gli olivi a mano a mano che i complici percuotono i rami per raccogliere il maggiore numero possibile di olive in caduta. Oltre alla perdita di reddito per il furto di olive e al danneggiamento delle piante, gli agricoltori sono costretti a impiegare più manodopera per recuperare dal terreno parte della ‘refurtiva’ che i ladri, trascinando velocemente le reti di raccolta, non riescono a portare via. Gli agricoltori, ormai per il terzo anno consecutivo, sono vittime di un fenomeno che si sta consolidando e aggravando nel tempo.
Intanto, non si arresta la strage di ulivi nelle campagne con piante produttive selvaggiamente danneggiate: atti vandalici e danni oltre ai furti di olivi secolari. Una mattanza di ulivi in provincia di Bari che si sta perpetrando da mesi, proprio quando è alle porte la raccolta delle olive in una campagna che si prospetta ottima per quantità e qualità.
Dai furti di animali a fini estorsivi fino ad arrivare all’uccisione degli stessi, la criminalità strisciante nelle campagne di Bari e BAT minaccia di aggravarsi con i furti di tubi e idratanti, fino al saccheggio o al danneggiamento dei pozzi artesiani.
Necessarie le denunce, anche anonime, per analizzare dove si registrano in più larga misura i fenomeni criminosi, quando avvengono i furti, quali sono mezzi e prodotti maggiormente appetibili e come è strutturata la ‘filiera’ della ricettazione per ‘economizzare’ e rendere più sinergiche le attività di polizia, rassicurando le vittime circa l’anonimato della denuncia non restando isolati, conclude Coldiretti Puglia.
potrebbe interessarti anche
Campo Santa Maria degli Angeli, ancora polemiche a Barletta
Taranto, Binario Express, punto ristoro in stazione
Sciopero 29 novembre, UIL e CGIL in piazza: ‘Stop tagli a enti locali’
Sanzioni meno severe per reati ambientali più gravi, Nitti: ‘Paradosso’
Speciale: il Natale dei tarantini raccontato da Antonio Fornaro
Santa Cecilia Taranto, il racconto della nottata