“Chi appicca incendi deve pagare per le proprie azioni. Tolleranza zero contro i piromani”. Questo l’indirizzo del Senato che proprio in queste ore ha approvato l’inasprimento delle pene per chi provoca roghi. Si innalza la pena minima a sei anni. A comunicarlo con intima soddisfazione è il senatore Roberto Marti attraverso una nota stampa: “Il governo risponde in modo netto e concreto anche al tema dell’emergenza incendi che, purtroppo, la scorsa estate ha colpito pure il nostro territorio. Esprimo molta soddisfazione per l’approvazione, oggi in Senato, del provvedimento con cui si inaspriscono le misure punitive per chi provoca roghi: si innalza la pena minima a sei anni di carcere per chi incorre nel reato di incendio doloso boschivo. Si prevedono, inoltre, aggravanti se il fatto è correlato ad abuso di poteri o in violazione dei doveri inerenti allo svolgimento di servizi nell’ambito della prevenzione e della lotta attiva contro gli incendi. Grazie alla Lega e a un esecutivo di centrodestra, si è giunti in modo celere ad attuare una norma di buonsenso, a tutela dell’ambiente e dei cittadini messi in pericolo, in questo caso, da criminali. Pericolo che ha vissuto anche la provincia di Lecce devastata da vasti roghi durante la scorsa stagione estiva. Chi appicca incendi deve pagare per le proprie azioni. Tolleranza zero contro i piromani”.
Così in una nota il senatore pugliese della Lega Roberto Marti, secondo firmatario del provvedimento della Lega per il contrasto agli incendi boschivi.
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