E’ iniziato alle 7.00 di giovedì 28 settembre lo sciopero di 24 ore dei lavoratori dello stabilimento Acciaierie d’Italia di Taranto, di Ilva in As e dell’appalto, indetto dai sindacati metalmeccanici e da altre categorie per richiamare l’attenzione sulla situazione delle fabbrica definita in “una fase di abbandono e pericoloso declino” e che rischia “una irreversibile condizione di spegnimento”. Sono in corso anche presidi sulle strade che conducono alle portinerie.
Le risposte ottenute dal vertice di giovedì 27 settembre a Palazzo Chigi sono state definite insoddisfacenti dalle organizzazioni sindacali, secondo le quali l’azienda intende presentare una “realtà distorta”. Nell’incontro di Roma, aottolineno ancora i sindacati, “non abbiamo ricevuto nessuna ‘chiara’ risposta su come il governo intenda risolvere questa annosa vertenza. Restiamo stupiti ed esterrefatti dall’aver appreso dal governo dell’interlocuzione in atto con ArcelorMittal per raggiungere un nuovo accordo, dopo quello di marzo 2020 a noi a tutt’oggi sconosciuto, che nella sua realizzazione sta mantenendo come filo di continuità con i Governi precedenti l’esclusione dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali”.
Proprio oggi, giovedì 28 settembre, è il giorno dello ‘Steel Commitment 2023’, evento commerciale con i clienti organizzato da Acciaierie d’Italia nello stabilimento di Taranto.
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