“La pratica sportiva, in tutte le sue forme, rappresenta un ambito su cui le istituzioni del nostro Paese, a tutti i livelli, devono investire maggiori energie e risorse per realizzare le condizioni e le moderne infrastrutture di cui i cittadini e i territori hanno bisogno. La recente riforma segna una svolta nel riconoscere lo sport di base quale diritto costituzionale che assomma in sé i valori più alti di coesione, integrazione, sviluppo armonico, benessere per la persona, l’ambiente e le strutture sociali”.
È quanto dichiara Vito Bardi, presidente della Regione Basilicata e presidente della commissione Sport della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, commentando la modifica all’art. 33 della Costituzione che introduce il nuovo comma «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme». Lo scorso 20 settembre la Camera dei deputati ha approvato il testo all’unanimità, passaggio conclusivo dell’iter parlamentare della riforma costituzionale. Ora si attende la pubblicazione della legge in Gazzetta ufficiale.
“Regioni e province autonome – aggiunge Bardi – riconoscendo il giusto merito al governo e al parlamento per aver portato a termine questo percorso, e soprattutto aprendo alla più proficua collaborazione sul fronte della programmazione finanziaria, sono ora chiamate a operare affinché questo diritto fondamentale trovi concretezza nella vita delle persone e nei territori”.
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