C’è una Taranto che fa scuola e propone buone pratiche. A volte lontano dai riflettori ma con risultati che sono alla base del progetto di transizione ecologica che tutti auspicano.
E’ il caso del Comune di Statte che nei giorni scorsi al RemTech Expo di Ferrara si è aggiudicata il Premio come eccellenza italiana per il progetto di risanamento che ha riguardato la caratterizzazione dell’intero territorio di statte e il successivo studio sul passaggio nella catena alimentare di alcune sostanze inquinanti.
A ritirare il premio nell’ambito di una cerimonia svoltasi alla Fiera di Ferrara, è stato il Sindaco di Statte Franco Andrioli.
Si tratta di un riconoscimento prestigioso perché arrivata dall’unico Hub Tecnologico Ambientale specializzato sui temi del risanamento, delle rigenerazione e dello sviluppo sostenibile dei territori – ha detto Andrioli – e quel lavoro condotto dal Comune di Statte, insieme a IRSA e CNR va esattamente nella direzione indicata da tutti i tecnici e gli esperti che hanno partecipato all’evento internazionale.
Le indagini integrative post caratterizzazione condotte dal progetto del Comune di Statte, erano finalizzate alla comprensione degli aspetti ambientali e sanitari, e alla valutazione del rischio soprattutto nelle aree a vocazione agricola dove il passaggio nella catena alimentare degli inquinanti andava monitorata.
Lo studio, premiato a Ferrara, si è sviluppato in seguito alle indagini del Piano di Caratterizzazione e ha riguardato i suoli che avevano mostrato tenori di microgrammi organici (diossine, PCD-DL) superiori al limite di concentrazione previsto dalla legge e inferiori alla concentrazione soglia di contaminazione di riferimento.
Il limite ISS-ISPRA pari a 4 ngTE/kg per microinquinanti organici nei suoli agricoli è, secondo gli studi condotti, un valore di concentrazione di attenzione oltre il quale si deve considerare, infatti, la necessità di elaborare una valutazione del rischio sanitario di esposizione al consumo di prodotti agricoli e zootecnici provenienti da tali aree.
Un riconoscimento – conclude il Sindaco Andrioli – che da ragione anche del lavoro svolto dal nostro Ufficio Ecologia rispetto alla possibilità di agire sul fronte del risanamento solo a valle di un appurato studio sul tipo e la mole di inquinanti presenti nei territori.
Non a caso l’esperienza di Statte è diventata il progetto bandiera candidato da Taranto per l’assegnazione dei fondi del Just Transition Fund e che ora consentirà, grazie alle risorse individuate, al biorisanamento dei terreni contaminati.
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