Il Gup del tribunale di Taranto ha rinviato a giudizio il ventottenne tarantino che il 17 gennaio del 2022 ha travolto e ucciso con la sua auto Angelo La Ragione, anche lui di Taranto. Oltre all’omicidio stradale, il pubblico ministero ha contestato pure la guida in stato di ebbrezza, dal memento che all’epoca l’imputato aveva un tasso alcolemico di 0,013 g\l oltre il limite consentito.
La tragedia è avvenuta dopo le 14:30 di quel 17 gennaio del 2022 sulla statale 172 per Martina Franca, nei pressi del seminario vescovile, classificata dall’ANAS strada extraurbana secondaria con ammessa circolazione dei pedoni e quindi con fermate della linea Amat accessibili. Si presuppone, infatti, che la vittima stesse raggiungendo proprio una fermata.
A una velocità di 70-80km orari, il 28enne non si è reso conto della presenza del pedone, che in quel momento camminava nel senso opposto di marcia e sull’apposita corsia di emergenza: l’impatto è stato terribile e non ha lasciato scampo al 49enne, morto sul colpo.
Sulla scorta del rapporto dell’incidente prodotto dalla Polizia Locale e da altre fonti di prova, il magistrato inquirente ha rinviato a giudizio F.V per aver investito e causato la morte di Angelo La Ragione con conseguente “violazione delle norme sulla circolazione stradale” in riferimento all’articolo 141 e 186- bis.
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