FRANCAVILLA F.NA – Queste le dichiarazioni rilasciate da Alberto Villa, tecnico della Virtus Francavilla, ai canali ufficiali del club:
Mister, che tipo di partita si aspetta domenica contro un Crotone in cerca di riscatto proprio come la Virtus?
“Mi aspetto una partita difficile, una partita molto tosta perché incontriamo un avversario importante, costruito per vincere il campionato. A mio avviso è la squadra più avanti rispetto a tutte le pretendenti per la vittoria finale perché si porta dietro l’ossatura importante dello scorso anno, avendo cambiato pochissimo. Domenica hanno perso ma hanno disputato una gara importante, hanno vinto a Catania, sono una formazione di primissimo livello. Noi dovremo affrontarla con l’atteggiamento giusto, cattivo, con rabbia, con intelligenza e dovremo essere bravi a sfruttare quello che ci viene concesso oltre che essere molto determinati”.
L’impressione è che alla squadra sia mancato solo il gol in queste prime uscite: come avete pensato di risolvere il problema? C’è la possibilità di un cambio modulo?
“Ci è mancato il gol e ci è mancata un po’ di cattiveria sotto l’aspetto realizzativo, però il lavoro di squadra è stato importante, pian piano si fanno passettini. Come sappiamo siamo indietro rispetto agli altri e adesso bisogna continuare a crescere di prestazione. Per quanto riguarda il modulo abbiamo provato qualcosa per vedere se riusciamo a mettere in difficoltà una squadra molto forte. Ci riserviamo di toglierci gli ultimi dubbi domani e decideremo chi far giocare o meno”.
Ha gettato nella mischia Izzillo dal 1′ a Benevento, contro il Crotone vedremo all’opera dall’inizio Biondi o Giovinco? A che punto sono?
“Izzillo era più avanti confronto agli altri come forma fisica. Nicolas ha dimostrato che per 50/55 minuti ha retto molto bene. Gli manca ancora la lucidità su tante giocate e sulla resistenza. Biondi e Giovinco stanno migliorando giorno dopo giorno, gli manca lavoro e cercheremo di dosare le energie, vedremo se saranno utilizzabili dal primo minuto o meno. Questa settimana, inoltre, disputeremo 3 partite in 7 giorni quindi dobbiamo essere molto bravi a distribuire le forze proprio perché tutti questi giocatori non hanno i 90 minuti nelle gambe, sono arrivati da una settimana/dieci giorni e diventa difficile far disputare loro tutti i 90 minuti”.
Che risposte le ha dato il gruppo in settimana? Quando arrivò disse che voleva “una famiglia sempre al campo”, come procede da questo punto di vista? Cosa pensa di questo gruppo?
“Il gruppo ha dato delle ottime risposte questa settimana, i ragazzi si sono allenati molto bene, sono molto concentrati, molto carichi, hanno anche loro voglia di riscatto, voglia di farsi vedere e quindi speriamo di riuscire a fare una grande partita. Sicuramente il gruppo si sta pian piano formando, c’è molta serenità ed allo stesso tempo c’è la tensione giusta perché logicamente dopo due sconfitte non si può essere felici. Sostanzialmente è un gruppo molto sano, è formato da ragazzi che hanno voglia di riscatto, fame e lo devono dimostrare migliorando in campo ogni domenica, solo cosi si possono ottenere risultati. Sappiamo che noi confronto alle altre siamo in ritardo ma il gruppo lo vedo bene. Sta a loro adesso dimostrare sulla base delle prestazioni che forniscono la domenica e che ogni giorno esprimono in allenamento. Sotto questo punto di vista sono contento, sto vedendo una crescita, non siamo al 100% ma siamo sulla buona strada per dire la nostra”.
La Nuovarredo Arena è pronta nuovamente a riempirsi: dalla città può arrivare la spinta determinante?
“Sono veramente molto orgoglioso di questi tifosi perché ci stanno sostenendo, hanno capito la nostra difficoltà e sono davvero contento dell’entusiasmo che si è venuto a creare finora e deve continuare, non deve mai perdersi. Loro ci possono dare una spinta in più. Come ho sempre detto sono dei tifosi fantastici, lo hanno dimostrato anche a Benevento, ci hanno applaudito e sostenuto e sono sicuro che lo continueranno a fare perché sono tifosi intelligenti, dimostrano di capire di calcio, stanno capendo che in questo momento siamo un po’ indietro, ci stanno aiutando. Vedere la curva piena per i ragazzi è una spinta in più, sono il dodicesimo uomo e sono davvero calorosi. Mi è capitato poche volte di vedere lo stadio cosi pieno e veramente fanno la differenza. Adesso sta anche a noi tirarceli tutti dietro ed andare al loro fianco perché sicuramente con la loro voce e noi con le gambe dobbiamo formare una cosa unica. Sono stati loro i primi a creare una famiglia e dobbiamo dimostrarlo tutti insieme”.
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