Benzina a 2,02 centesimi al litro. Aumentano, ancora, i prezzi del carburante. Il coordinatore regionale di Casartigiani Puglia Stefano Castronuovo è molto preoccupato per le condizioni in cui versano le imprese artigiane, soprattutto nel settore dell’autotrasporto, che vanno avanti a fatica.
Castronuovo, costa sta accadendo negli ultimi giorni?
«Il fenomeno dell’inflazione insieme alla speculazione, soprattutto nei settori come nel caso del carburante – ha spiegato il coordinatore – stanno danneggiando gravemente le nostre imprese. Costi sproporzionati, dettati principalmente da due fattori: il prezzo della materia prima e la tassazione vigente sul prodotto, in cui sono comprese l’Iva e le accise. Siamo abbastanza preoccupati per il futuro dei nostri artigiani, che devono provvedere sia alle loro aziende sia alle famiglie».
Questi aumenti quanto incidono nel settore dell’artigianato? E nel settore dell’autotrasporto?
«Il costo del carburante – sottolinea il coordinatore – incide notevolmente sia nel settore dell’artigianato sia in quello dell’autotrasporto, perché strettamente connessi tra loro. L’artigianato risente dei costi di produzione, del sistema dell’approvvigionamento delle materie prime e del loro trasporto. Viceversa, l’aumento della materia prima sale anche in base al costo dei trasporti e del prodotto finito e senza i cui mezzi sarebbe impossibile lavorare. Se prima il pieno di un mezzo pesante costava 500 euro, adesso si aggira attorno ai 1000 – 1100 euro. Ancora, spesso accade che le piccole aziende non riescano ad avere potere contrattuale con le grandi committenze, portandole così al collasso economico. Tuttavia, credo sia doveroso sottolineare che la responsabilità degli aumenti non ricade sulle imprese. Al contrario, negli ultimi due anni, quest’ultime hanno mantenuto lo stesso livello dei prezzi e che ora sono costrette ad aumentare, per rientrare nei costi aziendali».
Cosa ne pensa riguardo il Bonus Autotrasportatori per neutralizzare l’aumento del costo del carburante, proposto dal ministro Urso?
«Il mondo dell’autotrasporto attende, con ansia, di conoscere i contenuti specifici della proposta del ministro Urso e di conseguenza le nostre organizzazioni nazionali si confronteranno nei tavoli ministeriali di competenza. Tuttavia, non nascondo che nutro delle perplessità al riguardo: la richiesta dei bonus presuppone ci sia una domanda e questo limiterebbe già l’accesso, non garantendo l’uguaglianza formale e sostanziale tra le imprese, uno dei principi fondamentali del nostro assetto giuridico. Nello specifico, siamo preoccupati perché inevitabilmente ne gioverebbero le aziende più grandi, strutturate e organizzate, che si accaparrerebbero i fondi mentre le piccole imprese potrebbero avere difficoltà ad accedervi».
Cosa propone Casartigiani Puglia?
«Le nostre sedi, sia territoriali sia nazionali, hanno già avanzato diverse proposte che potrebbero risolvere le diverse problematiche dei settori dell’artigianato e dell’autotrasporto. Tra queste, c’è senz’altro l’abbassamento delle accise per il settore dell’autotrasporto direttamente alla pompa, come avviene per i settori, come la pesca e l’agricoltura. Vorremo, pertanto che venga destinato uno sconto diretto alle aziende, che si riforniscono dal distributore, tramite una tessera dell’albo dell’autotrasporto. Non solo ciò permetterebbe la sopravvivenza del settore dell’autotrasporto – conclude Castronuovo – ma debellerebbe alcune situazioni di mercato nero, radicate soprattutto nel Sud Italia».
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