«Ho depositato due emendamenti a mia prima firma al Dl Asset. Il primo è volto a contrastare la speculazione in campo agricolo e la volatilità dei prezzi all’origine collegati alla diffusione del patogeno della peronospora (plasmopara viticola). La proposta consentirebbe di attuare un rafforzamento dei controlli riguardanti le relazioni commerciali tra acquirenti e fornitori di uva da vino e uva da tavola al fine di garantire la trasparenza, la correttezza, la proporzionalità e la reciproca corrispettività delle prestazioni. Per quanto riguarda l’attività di controllo, fatte salve le attribuzioni già esistenti, si incaricano il Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (ICQRF), il Comando Carabinieri per la tutela agroalimentare e la Guardia di finanza. Inoltre, con il secondo emendamento si vuole tenere in particolare considerazione la situazione delle imprese e dei consorzi di mitilicoltura nella destinazione delle somme stanziate per il sostegno alle imprese di acquacoltura e della pesca, per il contrasto al fenomeno del granchio blu. Tantissimi agricoltori e mitilicoltori italiani, anche in Puglia, vedono la loro attività imprenditoriale minata da pericoli che non devono e non possono lasciare indifferente il legislatore. Le eccellenze che la Puglia esprime nei summenzionati settori devono essere sostenute da politiche responsabili e celeri nel fornire risposte a filiere e consumatori». Lo afferma in un comunicato stampa il senatore Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle.
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