Lecce – Era stato preannunciato a giugno ma di cose da fare prima ce n’erano davvero troppe per non dare priorità alla squadra e così si son dovute attendere queste ore per leggere, direttamente sulle pagine social del presidente Saverio Sticchi Damiani, che Pantaleo Corvino ha firmato il rinnovo con l’US Lecce che lo legherà alla società di via colonnello Costacurta per altri 3 anni. Anzi 4 come scrive lo stesso presidente nel suo post, con l’opzione di un altro aggiuntivo.
La storia tra Pantaleo da Vernole e i colori giallorossi inizia nel 1998 quando c’era rifondare dopo il Lecce dei galacticos di mister Ventura, di Francioso e di Palmieri. Una storia d’amore a braccetto con il grande presidente Giovanni Semeraro, che raccontava storie di un settore giovanile che sfornava sogni in quel di villa convento. Una sorta di quartier generale dove Pantaleo Corvino seguiva con instancabile passione i baby giallorossi, oltre ovviamente a rivolgere la propria professionalità al servizio della prima squadra.
Il settore giovanile, però, è stato da sempre il suo più grande pallino, non a caso, infatti, proprio con lui e con Roberto Rizzo in panchina, sono arrivati i primi due scudetti della primavera del lecce con i vari Rosati, Camisa, Pellè, Giorgetti, Mattioli, Esposito e poi Konan, Ledesma, Vucinic, Bojinov. Insomma il suo calcio non ha mai potuto fare a meno di due colonne: il settore giovanile e il 4-3-3.
Non a caso le pagine più belle, a livello estetico, colorate di giallorosso sono state dipinte da un altro profeta del modulo: Zdenek Zeman. Corvino-Zeman nella stagione 2004-05 fecero talmente bene da chiudere la stagione all’undicesimo posto con il secondo miglior attacco del campionato.
Fu l’ultimo capolavoro del “mago di Vernole” prima di provare nuove esperienze: Firenze, Bologna e poi ancora Firenze. Nel frattempo, dopo aver lanciato a Lecce tra gli altri i vari Sesa, Lucarelli, Vugrinec, Ledesma, Giacomazzi, Chevanton, Bojinov e Vucinic ha fatto scoprire al grande calcio gente come Jovetic, Vlahovic e Milenkovic, giusto non per citarne qualcuno.
Il resto, è storia recente. Il resto è un ritorno nella terra che ha sempre amato e dalla quale non è mai andato via veramente. Il resto sono la vittoria della serie B e la salvezza in a con quel Marco Baroni voluto fortemente e con la rosa più giovane del campionato, il resto è il terzo Scudetto con la Primavera, il resto sono la scoperta di Hjulmand e la cessione più remunerativa ottenuta proprio con il danese…il resto è un post di un altro gigante giallorosso che la storia di questa società la sta scrivendo a caratteri cubitali apponendo così una doppia firma sul presente e il futuro dell’Unione Sportiva Lecce.
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