ORIA – Le note delicate eppure imponenti della Fanfara hanno suonato la storia d’Italia a cavallo di due secoli. Una storia, pure, che si mescola a quella di una comunità, forte nel ricordo di un eroe, il suo eroe. Era il 9 settembre del 1943 quando il capitano dei carabinieri Orlando De Tommaso, cittadino di Oria e patriota d’Italia, immolò la sua stessa vita per difendere l’Italia dall’offensiva tedesca nella riconquista del ponte della Magliana, a Roma. Un gesto eroico, da ricordare a distanza di 80 anni.
Orlando De Tommaso, il carabiniere eroe
A lui è intitolata la caserma della Legione allievi carabinieri nella capitale. A lui è dedicata la giornata di oggi, sabato 9 settembre, con una speciale commemorazione davanti al monumento ai caduti di piazza Lorch.
A lui, pure, è stato dedicato il concerto della fanfara del 10° reggimento carabinieri “Campania”, per un pomeriggio speciale benedetto dal vescovo di Oria Vincenzo Pisanello e raccontato con orgoglioso e commosso ricordo dal colonnello Leonardo Acquaro, comandante provinciale. Alla cerimonia, ha partecipato anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Cosimo Ferretti e il prefetto di Brindisi Michela La Iacona. Evviva il capitano De Tommaso, evviva l’Arma dei carabinieri. Evviva Oria, evviva l’Italia.
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