Ex Ilva: Cisl, ‘Operaio rischia di morire risucchiato’

“A Taranto oggi (venerdì 8 settembre, ndr) è stato, fortunatamente, scongiurato l’ennesimo infortunio mortale, presso un’azienda che opera nelle pulizie industriali del sistema appalto di Acciaierie d’Italia, in un siderurgico che ancora una volta dà prova della fatiscenza dei suoi impianti”. Lo riferisce Luigi Spinzi, segretario generale Fisascat Cisl Taranto-Brindisi.

“Solo la prontezza d’azione, stando alle prime notizie che abbiamo ricevuto, ha evitato conseguenze tragiche a un lavoratore che, transitando vicino ad un nastro trasportatore ha rischiato, se non ci fosse stata la prontezza di riflessi di un suo collega di lavoro, di essere risucchiato dal motore che alimenta il rullo dello stesso nastro, presumibilmente per carenza di protezioni”, aggiunge Spinzi.

“Si attende una circostanziata ricostruzione di fatti che sono di per sé raccapriccianti, in quanto sembrerebbero fatali e ineluttabili considerata la situazione obsoleta degli impianti che mette in crisi la sicurezza interna ai luoghi di lavoro in quella fabbrica. Noi non demordiamo e rivendichiamo più controlli, più ispettori, maggiore informazione, formazione e investimenti nella prevenzione. Il tavolo di confronto aperto dalle confederazioni sindacali con il Governo in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro deve produrre, nel breve tempo, risposte chiare ed esigibili”, conclude Spinzi.

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