“Il tempo delle parole si sta esaurendo. Se entro fine settembre il centro-destra non si esprimerà compiutamente sull’ipotesi di primarie, credo che sia naturale, da parte mia, valutare altre alternative”.
L’ennesima sollecitazione, perentoria, proviene dal consigliere comunale Giorgio Pala. Più che un ultimatum, l’invito è volto a chiarire una situazione che si trascina da sin troppo tempo, in vista delle prossime elezioni comunali di Lecce 2024: “Da otto mesi sollecito, invano e senza avere risposta, il centro-destra a ricorrere alle primarie per decidere il candidato sindaco a Lecce, soluzione che, paradossalmente, sarà adottata dal centro-sinistra. Qualcuno, nel centro-destra leccese ha dimenticato che proprio le primarie consentirono nel 2012 a Paolo Perrone di rafforzare la coalizione e di stravincere a larghissima maggioranza. Riconosco al centro-sinistra e al sindaco uscente Carlo Salvemini la disponibilità al dialogo e al confronto che adesso latita nel centro-destra. Dei quattro nomi emersi negli ultimi mesi, finora solo Adriana Poli Bortone si è dichiarata disponibile ad accettare, e sarebbe opportuno che anche gli altri tre eventuali candidati si esprimessero in tal senso. Questa situazione stagnante è inaccettabile. Se entro fine settembre non ci sarà chiarezza su candidatura e primarie, prenderò le mie decisioni”. Invoca le primarie Pala, certo che possano essere la soluzione ottimale per riunire la coalizione nel nome di una chiara ideologia. Ma il vero dado da trarre in primis è quello del reale dialogo tra i big locali di partito che in realtà al momento, hanno ancora qualche sassolino da rimuovere prima di poter riprogrammare un cammino insieme
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