Ammonta fra il 30 e il 40% il danno alla produzione dei nuovi impianti di ulivi resistenti alla Xylella, in Salento, a causa della violenta grandinata che si è abbattuta a macchia di leopardo su Ugento, Torre Mozze, Acquarica, Presicce, Salve e altri Comuni vicini della provincia di Lecce. A denunciarlo è Coldiretti Puglia in una nota.
Gli eventi meteo estremi nella zona, da gennaio a oggi, sono stati 19 fra “tornado, nubifragi, tempeste di fulmini e grandinate” e hanno strappato “le olive degli alberi entrati in produzione”, spiega Coldiretti.
“Dopo il disastro causato dalla Xylella – prosegue – che ha fatto seccare 21 milioni di ulivi in Puglia, facendo perdere alla sola provincia di Lecce 3 olive su 4 con il crollo del 75% della produzione di olio di oliva, i nuovi impianti di varietà resistenti hanno bisogno di 3-4 anni per entrare in produzione”.
“Proprio quando alcuni olivicoltori possono iniziare a raccogliere nuovamente le olive dopo dieci anni di forzata inattività a causa della fitopatia, devono subire un ulteriore stop con la perdita del prodotto a causa degli eventi estremi come grandine, tornado e nubifragi”, conclude Coldiretti.
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