LECCE – Nikola Krstovic, nuovo attaccante del Lecce, si è presentato poco fa in conferenza stampa: “Sono felice di essere in una piazza importante come questa, ho preso la numero nove perché sono cresciuto nel mito di Mirko Vucinic e Zlatan ibrahimovic. Sono contento anche di aver cominciato con un gol, pensavo fosse impossibile avendo fatto un solo allenamento. D’Aversa mi ha chiesto di entrare a gara in corso e segnare, è stato fantastico. Nella settimana in Slovacchia mi sono allenato ogni giorno per 2-3 ore, seguendo il programma del Lecce. Vucinic? Il primo ad avermi scritto dopo il gol”.
Così, invece, Pantaleo Corvino prima di lasciare la parola alla punta montegrino: “C’è chi spende 20 milioni per attaccanti che segnano tre gol, quelli portati da me qui a Lecce ne hanno fatti più di 50 (Coda, Colombo, Ceesay, ndr). Ci siamo sforzati di cercare una punta per un club sostenibile e Krstovic rappresenta un punto di partenza del nuovo ciclo. La trattativa è stata abbastanza lunga per portarlo qui, ci ha aiutato affinché andasse in porto. E poi è montenegrino, come Vucinic e Jovetic che in passato hanno fatto le mie fortune: non c’è due senza tre… È stato fondamentale anche il parere di Vucinic, alla fine lo abbiamo acquistato per una cifra totale di 3,8 milioni di euro”.
Il responsabile dell’area tecnica sul mercato: “Di Francesco può partire, ci sono diverse opportunità. Se qualcuno ha voglia e il desiderio di giocare con maggiore continuità, per l’equilibrio dello spogliatoio, lo accontenteremo. Maleh? Servono sei centrocampisti di livello in Serie A, lui è lì e se la gioca. La cessione di Hjulmand ci ha permesso di operare in maniera ordinata, permettendoci di arrivare a compiere operazioni importanti. Per noi l’equilibrio finanziario è fondamentale e in questo senso vanno lette le cessioni”.
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