CERIGNOLA – Anche per il Cerignola sono partiti i dieci giorni più frenetici dell’estate. Sono numerose le indiscrezioni di mercato circolate nelle ultime ore, si tratta di una vera e propria raffica.
I gialloblù hanno chiuso per Matteo Ghisolfi, centrocampista classe 2002 che arriva in prestito dalla Cremonese dopo aver trascorso l’ultima stagione al Giugliano. Vicino anche il tesseramento di Jonathan Mutshatsha, centrocampista belga del 2003 proveniente dal St Gilloise e attualmente in prova. Nella giornata di oggi dovrebbero rinnovare Capomaggio, Coccia e Russo, tre pilastri della passata stagione e punti di riferimento nel corso di questa preparazione. Prosegue la ricerca di un centrocampista over, un regista se dovesse partire Bianco (su di lui c’è il Molfetta in caso di ripescaggio in Serie D) o una mezzala, in ogni caso sarebbe richiesta un’importante esperienza nella categoria. Uno dei profili graditi resta quello di Jacopo Dezi. La telenovela Viola invece continua a tenere banco, il portiere di proprietà del Lecce è conteso da Cerignola e Monopoli, con entrambe le società convinte di averlo in pugno: soltanto il tempo ci dirà chi avrà la meglio. Nel taccuino del direttore sportivo Di Toro ci sarebbe anche un attaccante, specialmente nel caso in cui qualcuno dovesse andar via. Il Lecco, infatti, non vorrebbe soltanto Saracco, ma anche Malcore; tuttavia, parliamo di una situazione ancora in stato embrionale. La Fidelis Andria avrebbe chiesto D’Ausilio, tentando un vero e proprio colpaccio, proposta rispedita prontamente al mittente. Di Benedetto però, avrebbe intenzione di rilanciare, proseguono i colloqui tra le parti. Il Brescia starebbe sondando il terreno per Achik, che avrebbe intenzione di approdare in Serie B, rifiutata un’offerta della Triestina per Tascone: qui emerge ancora una volta la strategia del Cerignola, che non scende a compromessi per la cessione dei propri gioielli. A proposito di uscite, la squadra mercato ofantina dovrà quanto prima piazzare i diversi esuberi: Gonnelli piace al Trento mentre Neglia avrebbe mercato. In fin dei conti, è soltanto questione di numero: più di trenta calciatori in rosa sono fin troppi.
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