Brindisi, operatrice 118 aggredita: “problema sicurezza”

BRINDISI –  Aggredita da un ubriaco cui, insieme ai colleghi, aveva prestato soccorso. Vittima una lavoratrice del 118 di Brindisi nel giorno di ferragosto. L’ennesimo episodio di violenza ai danni di un operatore sanitario è stato denunciato, con una nota, dalla segreteria provinciale della Uil FP che chiede soluzioni e un incontro urgente al nuovo Direttore generale Maurizio De Nuccio.

“Gli auguri fatti dal nuovo Direttore Generale al personale sanitario dell’Asl di Brindisi per il giorno di ferragosto – si legge nel comunicato –  hanno rappresentato un’attenzione e gentilezza di cui cogliamo la cortesia istituzionale, atto non scontato vista la storia di questa Asl. Purtroppo proprio nella giornata di ferragosto una lavoratrice, nello specifico una soccorritrice del 118, durante il trasporto in ambulanza ha riportato danni fisici con prognosi di 6 giorni. Questo non è accaduto per un banale infortunio sul posto di lavoro ma è stata aggredita con estrema violenza dall’utente trasportato che verteva in stato di ebbrezza”.

 

Operatrice sanitaria aggredita, la lettera al DG

Episodio, laddove confermato nelle opportune sedi, grave. Gravissimo. Per questo, “la UIL FPL, augurando una buona guarigione all’operatrice, continua a denunciare sempre tali episodi per la loro gravità, in un paese civile un lavoratore che opera tutti i giorni per salvare vite umane non può essere aggredito assolutamente. La UIL FPL non ci sta, questi lavoratori meritano rispetto e gratitudine da parte di tutti istituzioni, datore di lavoro e cittadini. Episodi di violenza ormai frequenti rimangono stranamente nascosti, come se il tutto rientrasse nella normalità, sembrerebbe che questi rischi e queste circostanze siano “la sfortuna” del povero malcapitato di turno o rientrino nella normalità. Vorremmo ricordare che la parola sicurezza in questa Azienda da qualche decennio è venuta meno. Non riusciamo a comprendere Sig. Direttore come sia possibile, ancora oggi, impiegare i mezzi utilizzati per il servizio d’urgenza, con le relative risorse economiche pubbliche, per taluni individui che con la loro immaturità nei giorni di festa e non solo, sottraggono del tempo prezioso ai codici rossi e d’urgenza per l’intero servizio Emergenza Urgenza alla popolazione Brindisina. Sappiamo benissimo che la risposta dei suoi responsabili di settore potrebbe essere, il pericolo derivante da un abuso di bevande alcoliche (per scelta personale) e debba essere comunque considerato. Vorremmo conoscere quali siano i protocolli o le attuali normative che impongono al personale del 118, l’invio di un equipaggio di solo donne a gestire eventi di probabile violenza senza l’ausilio delle forze dell’ordine. Una volta accertato lo stato di turbamento elevato e conoscendo bene i sintomi e le azioni di  tale “turbamento”, quale motivo; medico legale, o normativa vigente impone, il trasporto e lo stazionamento dell’utente all’interno del pronto soccorso per continuare a disturbare il personale sanitario e i degenti che hanno necessita di cure anche contro il loro volere? Sappiamo benissimo, che in questi casi non è Lei a poter introdurre superticket (inserendo anche il costo dell’intervento del personale 118), bensì sarebbe un della politica. Pertanto vi chiediamo di intervenire in merito, con le istituzioni regionali, naturalmente un attimo dopo il suo insediamento ufficiale”.

Operatrice sanitaria aggredita, “incontro urgente”

Come precisa il sindacato, la puglia “non sarebbe la prima regione ad applicare tale regole, noi come UIL FPL le invieremo una richiesta di incontro urgente con la nostra segreteria e delegazione di dirigenti per discutere della grave drammaticità organizzativa in cui versa la nostra Asl, con l’augurio di una fattibile e soddisfacente collaborazione con la nostra organizzazione, decisa sempre a tutelare i lavoratori in tutti gli ambiti, riconoscendo il lavoro e la professionalità raggiunta in questi lunghi e faticosi anni di servizio, auspicando che dall’altra parte si trovi una risposta soprattutto nei riguardi oltre che dei lavoratori anche dei circa 90.000 abitanti della provincia di Brindisi”.

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