“Non è degno di un Paese civile quanto accaduto a Taranto, dove è stato abbandonato un neonato vicino a un cassonetto dei rifiuti; è davvero raccapricciante, spaventoso”. Esprime così la sua ferma indignazione il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Giacomo Conserva, alla diffusione della triste notizia di un neonato ritrovato intorno alle sette del mattino nei pressi di un cassonetto dei rifiuti in pieno centro del capoluogo jonico. Il piccolo era in una busta e avvolto da una coperta.
”Purtroppo, sono ancora tanti i casi di bambini abbandonati lungo le strade nei cassonetti e sui marciapiedi, in condizioni igieniche e sanitarie tali da mettere seriamente a repentaglio la salute del neonato se non, addirittura, causarne il decesso – prosegue Conserva che riflette -: bisogna ricordare, però, che la legge italiana offre la possibilità di partorire in ospedale senza lasciare le proprie generalità, affidando il neonato alla cura dei sanitari e aprendo la via dell’adozione”.
La proposta in consiglio regionale: “come gruppo consiliare Lega Puglia, nei mesi scorsi, abbiamo presentato, a mia prima firma, una mozione per stimolare il presidente Emiliano e la giunta a programmare sul territorio pugliese una capillare campagna di informazione per promuovere e potenziare in tutte le provincie pugliesi l’iniziativa Culla per la vita”.
Il consigliere regionale approfondisce: “non sempre una donna che non desidera riconoscere il proprio neonato valuta la via dell’adozione, spesso per timore di veder violato il proprio diritto all’anonimato; la Culla per la vita rappresenta un’alternativa a gesti estremi di disperazione, offrendo alla donna l’opportunità di lasciare il neonato con la certezza che in breve tempo incontrerà persone e sanitari pronti a prendersene cura”.
La proposta, peraltro non ancora calendarizzata in consiglio regionale, impegna il presidente della giunta regionale a programmare sul territorio pugliese una capillare campagna di informazione, promuovendone la pubblicità anche attraverso il sito istituzionale della Regione Puglia ed invitando i Comuni a diffondere la conoscenza di tale struttura. Conserva rileva: “è uno strumento presente anche a Taranto all’ospedale SS. Annunziata che tutela e rispetta la vita, dotato di riscaldamento, chiusura di sicurezza, rete con il servizio di soccorso medico e presidio di controllo 24 ore su 24. Sono strutture pensate per garantire un facile utilizzo e un pronto intervento per la salvaguardia del bambino e che garantiscono il totale anonimato delle coraggiose mamme che assumono questa decisione in maniera consapevole”.
Quindi conclude: “una iniziativa di accoglienza e di vita al servizio delle mamme pugliesi che, per via di problemi psicologici, mancanza di assistenza e altri motivi, arrivano a compiere questo gesto estremo di disperazione. Questi bambini hanno il diritto di ricevere in tempi brevi assistenza sanitaria e cure. Questi bambini hanno diritto ad avere un futuro”.
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