«Giuseppe, il tuo nome fu molto caro a Gesù il nome di colui che ebbe come padre. Giuseppe significa “Il Signore aggiunga”. Ora vai con Gesù, ti fa buona scorta il nostro affetto, le nostre preghiere, Gesù ti aggiunga al coro degli Angeli in cielo. Amen».
Termina così l’omelia di don Donato Liuzzi, parroco della Chiesa Santa Maria del Carmine di Pezze di Greco, dove questo pomeriggio, sabato 12 agosto 2023, si sono celebrati i funerali di Giuseppe, il bambino di 4 anni annegato venerdì pomeriggio in una piscina dell’acquapark Egnazia di Monopoli. L’intera comunità della piccola frazione di Fasano si è unita attorno alla famiglia, papà Mario e mamma Nunzia Lucia.
«Vi vogliamo abbracciare, e se pure è poca la consolazione che possiamo far fluire su di voi, vogliamo ora che il vostro dolore sai anche il nostro dolore. Nunzia, hai ripetuto più volte sulle mie spalle “è durata poco la gioia di essere madre”», ha raccontato don Donato nell’omelia.
«È vero, carissima Nunzia, è vero! La nostra risposta, la risposta della fede è Gesù. Nel vangelo di Giovanni si legge Gesù che chiede: “Dove l’avete posto?”. Gli dissero: “Signore, vieni a vedere!”. Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: “Vedi come lo amava!”. «E tu, piccolo Giuseppe, permettici ancora una piccola sosta davanti a te, e invece di raggelare il dolore, aiutaci ad allargarlo. Mi hanno detto che amavi giocare con i tuoi coetanei e sapevi fare carezze senza far male. Davanti a te e con te salutiamo tante e tante vittime innocenti e indifese: i piccoli che muoiono per la guerra, i piccoli che muoiono per mare, i deboli della Terra. Ci sono altri bambini nel nostro territorio che ci hanno lasciato per vicende tragiche in questi mesi estivi. E un altro neonato abbandonato questa mattina a Taranti tra i rifiuti. Gesù vieni a vedere e abbi pietà».
Proseguono le indagini degli investigatori per far luce su quanto accaduto. Il bambino stava giocando nella piscina, quella che non supera i 90 centimetri di profondità. All’improvviso, sfuggendo agli occhi dei genitori e dei bagnini, è riuscito a superare un ostacolo raggiungendo una porzione di piscina alta un metro e 20. Lì qualcosa è successo. Il piccolo potrebbe aver battuto la testa mentre giocava a bordo vasca, finendo in piscina in un punto in cui non toccava. Quando è stato recuperato, dopo qualche minuto, il bimbo non dava più segni di vita. Inutile ogni tentativo di rianimazione da parte dei sanitari intervenuti.
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