FOGGIA – “West Nile virus”, meglio conosciuto come febbre del Nilo. Confermato il primo caso in Puglia, su un 42enne foggiano. Il paziente adesso è ricoverato al Policlinico Riuniti del capoluogo dauno. Sul caso sono stati allertati anche i medici del dipartimento Asl Fg per le indagini epidemiologiche e per i provvedimenti legati all’isolamento e al contenimento. Il paziente è arrivato in ospedale a fine luglio in stato confusionale, con febbre, diarrea e una sintomatologia riferibile a un quadro encefalitico tipico di questo tipo di infezione. Ma la certezza si è avuta nel pomeriggio di lunedì, quando è arrivato l’esito dal laboratorio di biologia molecolare del Policlinico di Bari. Così il paziente è stato riportato a Foggia per la prosecuzione dell’osservazione e delle cure.
Il caso sarebbe il secondo dopo quello individuato in zona Barletta in un pool di insetti e dopo un campionamento su base nazionale. Ma i medici della Asl di Foggia garantiscono: “Non bisogna creare allarmismi. Non siamo di fronte a un’altra epidemia”. Il virus West Nile si trasmette attraverso la puntura di zanzare solo se queste in precedenza han-no punto un soggetto infetto. Non si trasmette da persona a persona tramite il contatto, ma da parte dell’Asl di Foggia è partita immediatamente l’indagine epidemiologica. Il 42enne ha dichiarato di non essere stato nel territorio di Barletta, né di aver viaggiato quindi è verosimile che sia stato punto nel suo paese in provincia di Foggia.
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