L’associazione Genitori Tarantini scrive ad Antonio Decaro, nella veste di presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), a proposito del decreto “Salva infrazioni”.
”Ci preme puntare il faro su un passaggio dell’emendamento, dal titolo già di per sé indecente: la riduzione del potere di intervento del sindaco di Taranto, al quale viene riconosciuta la sola possibilità di intervento nel caso in cui l’acciaieria non rispetti l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale)”, scrive in una nota l’associazione.
“Al di là delle intenzioni o dei desideri del sindaco di Taranto, chiediamo a lei e a tutti gli altri sindaci se è accettabile che un collega venga posto in condizioni di inferiorità rispetto agli altri, impedendogli di svolgere compiutamente il proprio mandato. E’ accettabile, chiediamo ai sindaci italiani da lei rappresentati, un tale comportamento discriminatorio?”, continua Genitori Tarantini.
“Le chiediamo, quindi, di riportare all’assemblea dell’associazione da lei presieduta questa gravissima incursione antidemocratica del ministro Raffaele Fitto e dell’intero governo presieduto da Giorgia Meloni, anche nell’interesse della Repubblica italiana che, vogliamo ricordarlo, resta ancora democratica, almeno a leggere l’articolo 1 della Costituzione. Chiediamo che l’ANCI prenda seriamente e fermamente posizione contro questa inaccettabile discriminazione. Qualora intendesse incontrare una delegazione della nostra associazione, saremmo felicissimi di accettare l’invito”, conclude la nota dell’associazione Genitori tarantini.
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