La melanzana rossa di Rotonda dop potrebbe presto varcare i confini europei, dove è già conosciuta, ed approdare negli Stati Uniti d’America. L’idea è dell’imprenditore Franco Bruno, presidente del Consorzio che da anni tutela questo ortaggio, che ha avviato una collaborazione con lo chef Luigi Diotaiuti, eccellenza lucana nel mondo, “padre” del ristorante “Al Tiramisù” che a Washington ha conquistato il palato degli amanti della cucina italiana. Originario di Lagonegro, Diotaiuti si è detto disposto a portare la melanzana del Pollino nel suo ristorante.
“E’ un prodotto che ormai sta destando tanta curiosità e per me che da 25 anni ormai dedico gran parte del mio tempo a promuovere la Basilicata nel mondo – spiega Diotaiuti – è un enorme onore diventare anche l’ambasciatore della melanzana rossa in America”.
Il ristorante – situato nella famosa zona di Dupont Circle di Washington–DC – si contraddistingue per professionalità, qualità e gusto. “Quella coltivata a Rotonda è una melanzana poco conosciuta al di fuori della Basilicata, un prodotto di nicchia che può diventare una rarità e una prelibatezza”. La melanzana dop di Rotonda è già commercializzata oltre che in Italia, in diverse parti dell’Europa. “ Nelle prossime settimane avvieremo la fase di raccolta dell’ortaggio – sottolinea Bruno – e potremmo già pensare di trasferirne una parte in America. Quella con lo chef Diotaiuti è una collaborazione che fa bene non solo a Rotonda e al Pollino, ma a tutta la Basilicata”.
Nel ristorante americano di Diotaiuti, frequentato da personaggi come George Clooney, Julia Roberts, Harrison Ford, Michael Douglas, si mangia pesce e ci sono tanti piatti autenticamente made in Italy in cui il cibo è tradizione ma non si ferma mai al passato. Perché lo chef, dopo aver frequentato l’istituto alberghiero a Maratea e aver girato mezza Europa, arriva a Washington negli anni ’90 e da allora non smette mai di rinnovare il suo patto con la cultura gastronomica tricolore. Lo fa anche con la fondazione “Luigi Diotaiuti Odv” che dalla Basilicata punta a trasferire alle nuove generazioni i saperi delle “custodi” del gusto regionale.
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