Foggia – La Polizia di Foggia ha arrestato 5 persone, 3 maggiorenni e 2 minorenni, per tentato omicidio e rapina aggravata, entrambi aggravati da motivi abietti e dalla crudeltà. Le indagini sono state avviate dopo la violenta aggressione avvenuta alle 2.00 circa del 24 giugno 2023 in Piazza Mercato, luogo della movida foggiana, dove già in passato si sono verificati episodi criminosi perpetrati da giovani.
L’aggressione – Calci, pugni, sputi, una sedia rotta sulla schiena e una sigaretta spenta sul costato quando la vittima era ormai a terra priva di sensi. Il tutto ripreso con un telefono cellulare da uno degli aggressori con l’intento di postare il video sui social. Sono i contorni della violenta aggressione avvenuta in piazza mercato a Foggia la notte del 24 giugno scorso ai danni di un cittadino marocchino di 39 anni, e per la quale sono state arrestate cinque persone: tre foggiani maggiorenni, due diciottenni e un diciannovenne, finiti in carcere; e due minorenni che sono stati collocati nell’istituto di pena minorile di Bari. I cinque rispondono di tentato omicidio e rapina aggravata. Il gip, nell’ordinanza, parla di “un episodio di delinquenza paramafiosa”. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che quella notte la vittima stava consumando una bevanda davanti a un locale quando è stata accerchiata dai cinque. Gli investigatori, ricordando i calci alla testa ricevuti dalla vittima quando era a terra, parlano di “crudeltà” e ricordano che uno degli aggressori avrebbe “spento una sigaretta sul costato” del 39enne quando era ormai svenuto. Nel corso dell’aggressione, alla vittima sarebbe stata rubata una collana. Trasportato in codice rosso al pronto soccorso, il 39enne fu sottoposto a un delicato intervento.
Questore: “Cittadini ci aiutino” – “Il mio appello è rivolto soprattutto alla società civile per collaborare all’ottenimento della sicurezza urbana”. Lo ha detto il questore di Foggia, Ferdinando Rossi, durante la conferenza stampa indetta questa mattina dopo le cinque ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla squadra mobile nei confronti dei presunti responsabili dell’aggressione di un 40enne marocchino in piazza Mercato a Foggia, la notte del 24 giugno. Le cinque ordinanze sono state eseguite a carico di tre maggiorenni e due minorenni. Il questore ha rivolto il suo appello alla cittadinanza affinché collabori con le forze di polizia, agli esercenti perché non vendano bevande alcoliche ai minori, e alle famiglie perché svolgano il loro ruolo. “Quando sono arrivato a Foggia un anno e tre mesi fa – ha continuato il questore – ho avviato con le altre forze di polizia e con la polizia locale un’attività di implementazione di sicurezza urbana tra Foggia e provincia. La nostra attenzione è stata sempre alta su piazza Mercato che soprattutto durante la primavera e l’autunno diventa luogo di aggregazione stracolmo di gente. Ma abbiamo necessità dell’aiuto della società civile che affianchi la nostra attività di polizia”. Il questore ha poi sottolineato come “non ci sia stata collaborazione della cittadinanza durante e dopo la brutale aggressione. Nessuno ci ha riferito nulla. La nostra attività è stata svolta attraverso i sistemi di videosorveglianza, fondamentali per implementare il senso di sicurezza cittadina e il potenziamento degli stessi è assolutamente necessario. Bene sta facendo l’attuale amministrazione che guida il comune di Foggia nell’attività di ampliamento dei sistemi di videosorveglianza”.
La vittima dell’aggressione: “Ero a Foggia per lavoro” – “Non li conoscevo assolutamente. Ero a Foggia da 15 giorni per cercare lavoro nei campi e, a parte alcuni miei connazionali, non conoscevo i ragazzi autori dell’aggressione. Ora vado via a cercare lavoro altrove. Sto andando ad Aosta”. E’ quanto afferma il cittadino marocchino 39enne vittima di una violenta aggressione in piazza Mercato a Foggia la notte del 24 giugno scorso, per la quale sono state arrestate cinque persone, due delle quali minorenni. “Non ricordo nulla di quella sera, tranne i calci e i pugni – aggiunge – poi sono finito a terra e mi sono svegliato in ospedale. Ho ancora dolore alla bocca a causa dei calci ricevuti e non riesco a parlare ancora bene”.
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