“Gli istituti penitenziari sono allo stremo e la situazione è del tutto fuori controllo”, a questo punto “è urgente la nomina di un commissario straordinario per le carceri”: è quanto chiede in una nota l’Osapp attraverso il suo segretario generale Leo Beneduci.
“Quello che sta accedendo nelle carceri italiane non è che la cronaca di una ‘morte’ annunciata da tempo – spiega -. Il detenuto che nel carcere di Trento ha sfondato un timpano a un agente o l’altro recluso che dopo avere ucciso il compagno di cella a Velletri, trasferito nel carcere di Torino (28 aggressioni al personale in soli tre mesi) ha dapprima colpito violentemente un medico e poi ha devastato del tutto, una dopo l’altra, le tre celle detentive in cui era stato di volta in volta allocato, non sono che gli ultimi segnali dell’emergenza sottovalutata e grave che affligge da tempo il sistema penitenziario e che ha condotto alla completa esasperazione le donne e gli donne del Corpo di Polizia penitenziaria”.
“L’aggravarsi della calura estiva in istituti di pena fatiscenti e inigienici dove a volte manca persino l’acqua corrente, il sovraffollamento e i crescenti dissidi spesso sfocianti in violente risse tra le etnie detentive, il crescente ed incontrollabile consumo di sostanze psicotrope in una popolazione detenuta in cui sono in aumento i soggetti in condizioni di grave disagio pischico e che non dovrebbero permanere all’interno delle attuali carceri, uniti alla oramai insostenibile carenza dell’organico di Polizia penitenziaria (2.100 pensionamenti nel 2023 e solo 1.350 assunzioni fino a giugno 2024), hanno reso le carceri italiane – sottolinea Beneduci – veri e propri gironi danteschi in cui, per chi vi presta servizio, è legittimo aspettarsi in ogni momento il peggio”.
Di fronte a questa situazione, afferma ancora l’esponente dell’Osapp, “è pertanto opportuno e urgente, prima che l’irreparabile accada, che il Governo, in persona dei propri responsabili politici al dicastero della Giustizia, assuma piena consapevolezza di un problema non più solo interno al sistema penitenziario e adotti nell’immediatezza quei correttivi che l’emergenza carceri richiede ed in primo luogo riguardanti la nomina di un Commissario straordinario”.
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