Wendell Charles Mitchell, per tutti “Chuck”, è il nuovo esterno americano della Happy Casa Brindisi. “Conquisterà presto i cuori dei nostri tifosi”, ha detto Leo De Rycke, diesse del club biancazzurro. Parole non di circostanza, ma che inquadrano l’atleta come un giocatore capace di infiammare e infiammarsi, senza bruciarsi.
Una ‘combo-guard’ non molto conosciuta ai più, ma nei radar del DS belga già in uscita dal college e dopo i primi due anni di esperienza in Europa. Kosovo e Ungheria non sono due scelte facili per un rookie a stelle e strisce. Non tutti sono in grado di calarsi in un mondo del tutto nuovo rispetto al college americano, mettersi in discussione e cercare di guadagnarsi, passo dopo passo, il proprio posto nel basket europeo. Coraggio, attitudine e grande forza interiore. Brindisi può fidarsi.
Nato il 26 marzo 1997, figlio di Wendell e Sharee Mitchell, è un appassionato pescatore con un sogno molto particolare nel cassetto: diventare un pescatore professionista, esperto in spigole, al termine della carriera da giocatore di pallacanestro. Idee chiare, non c’è che dire.
Si prende subito la scena nel percorso High School alla media di 25,6 punti, 4,0 assist, 5,3 rimbalzi e 3,6 rubate in 123 partite, realizzando almeno 12 punti in 94 partite consecutive tra cui dieci partite da oltre 40 punti e tre partite da 50 punti (career-high di 54 punti contro Brazos Christian nel 2013).
Chuck porta la squadra a un record di 28-6 fino alle semifinali regionali, tra cui una striscia vincente di 19 partite durante la stagione da senior a 29,7 punti, 5,0 assist, 6,1 rimbalzi e 4,3 rubate guadagnando il riconoscimento del primo quintetto All-State.
Nel salto di livello al college sceglie Baylor, ma per le regole universitarie indossa la ‘red-shirt’ non potendo disputare partite ufficiali bensì solo allenamenti di squadra. Osserva, impara e mette in atto prima di trasferirsi dal 2017 a Trinity Valley Community College dove aiuta la sua squadra a raggiungere un record complessivo di 28-5, oltre a un punteggio di 18-1 in conference play per rivendicare il campionato di Conference della Division XIV. Gioca tutte le 33 partite, con una media di 19,8 punti e tirando con il 48,9% dal campo durante la stagione regolare tanto da rientrare tra le prime due reclute del college junior del 2018 secondo i siti specializzati JUCOrecruiting.com e 247 Sports.
Numeri e statistiche importanti tanto da valer una chiamata da Texas A&M, completando il biennio di formazione collegiale con gli Aggies. L’allenatore Buzz Williams dirà di lui: “Chuck è il giocatore più pulito e meno inquinato che abbia mai allenato”, facendo riferimento alla sua pulizia di tiro e giocate di talento puro. Memorabile una sua prestazione contro Kansas State, realizzando 22 punti dopo l’intervallo per la vittoria 65-53 alla Reed Arena. “Avevamo bisogno di qualcuno che si facesse avanti e facesse una prestazione speciale nella seconda metà“, disse il coach. “Non ha giocato molto nel primo tempo, ma ci ha trascinato nel secondo tempo. Ha quasi superato Kansas State da solo. È stata una performance speciale“.
Wendell viene selezionato per partecipare al Dos Equis 2021X3U National Championship 3, in cui sessantaquattro giocatori, rappresentanti tutte le 32 conferenze della Division I, competono a Indianapolis per uno dei più grandi premi in qualsiasi evento autorizzato FIBA 3×3, collaborando con altri aspiranti prospetti professionisti di tutto il paese. Altra scelta non per tutti, una scelta da ‘Chuck’.
La carriera professionistica, come già detto, parte dal Kosovo al Prishtina a 14.4 punti, 5.3 rimbalzi e 3.5 assist di media in 21 partite disputate, trascinando il team alla finale di coppa Superliga. In Balkan League ha prodotto 12.8 punti, 3.3 rimbalzi, 2.5 assist e 2.1 recuperi a match giocato.
Nell’estate 2022 decide di accettare la proposta del Kormend, trasferendosi in Ungheria. Disputa il Qualification Round Basketball Champions League (torneo che affronterà la Happy Casa a settembre) ma i suoi 20 punti e 9 rimbalzi non bastano al suo team per centrare la qualificazione. Il team ungherese così partecipa alla FIBA Europe Cup e in sei gare disputate Wendell produce 12.2 punti e 3.7 assist di media. In campionato invece trascina la squadra al terzo gradino del podio, inserito nel miglior quintetto del campionato, con il 51% da due, 41% da tre e 86% ai liberi. Il 16 ottobre realizza 32 punti e in 37 partite ufficiali solo in quattro occasioni non finisce la partita in doppia cifra realizzativa. L’amante della pesca, con un sogno nel cassetto, a Brindisi troverà il suo porto sicuro.
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