I sindaci dei Comuni coinvolti nei XX Giochi del Mediterraneo Taranto 2026 insieme al sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, hanno inviato una lettera al Commissario Straordinario e al Governo – alla presidente Meloni e ai ministri Fitto e Abodi – per chiedere alcuni chiarimenti indispensabili per la progettazione e l’adeguamento degli impianti sportivi e per la definizione degli iter procedurali, condizioni fondamentali nell’ottica della collaborazione istituzionale e correttezza dei rapporti.
E’ quanto emerso alla fine dell’incontro – nel tardo pomeriggio di venerdì 14 luglio – tenutosi nella sede del Comitato Organizzatore Taranto 2026, in cui sono ripresi i lavori dell’Assemblea di indirizzo sospesi il 10 luglio per l’assenza del Commissario Straordinario. La riunione era stata convocata su invito del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, allargato anche al Commissario Massimo Ferrarese, anche in questo caso risultato assente.
Tutti i sindaci interessati al Masterplan dei Giochi evidenziano che “senza la necessaria copertura finanziaria per la realizzazione delle opere non è consentito approvare i progetti definitivi né tantomeno sviluppare i progetti esecutivi” e quindi è indispensabile che il Governo metta a disposizione dei Comuni le somme già previste e impegnate con legge del Parlamento del marzo 2022. Inoltre si rende indispensabile un chiarimento delle procedure da utilizzare: “è necessario – si legge nel documento – stabilire quali debbano essere i soggetti attuatori, qual è il soggetto che procede alla convocazione delle conferenze di servizi approvative dei progetti oppure alla richiesta dei pareri tecnici necessari; chi debba procedere all’approvazione dei progetti e con quali modalità si debbano svolgere le gare di appalto dei lavori”.
Il testo sottolinea che il nuovo codice degli appalti, entrato in vigore il primo luglio scorso, “prevede soltanto due livelli di progettazione; il primo livello ovvero il Progetto di Fattibilità Tecnico economico può essere posto a base di gara per mezzo di appalto integrato. Quindi non sarebbe indispensabile la redazione della progettazione esecutiva per avviare le gare di appalto”, e che “comunque per procedere alla progettazione esecutiva è necessario indicare la copertura finanziaria necessaria all’esecuzione delle opere”.
Dunque, da un lato è indispensabile che siano stabilite e condivise le modalità di definizione dei progetti, i livelli di progettazione, gli iter approvativi e le stazioni appaltanti responsabili delle gare di appalto dei lavori; dall’altro è sempre più urgente e fondamentale sbloccare con decreto di Governo – già concertato lo scorso anno con tutti i Ministeri del Governo Draghi – i 150 milioni stanziati dal Parlamento nel marzo 2022 e non ancora erogati dall’attuale Governo. Peraltro i sindaci evidenziano che tale importo non è sufficiente rispetto alle previsioni del Masterplan predisposto dal Comitato Organizzatore fin dal 2020 e non tiene conto dell’adeguamento dei prezzi aumentati in media del 30 per cento negli ultimi tre anni.
In ogni caso, ad oggi la gran parte dei progetti redatti dai comuni interessati, relativi ad adeguamento e ristrutturazione di strutture esistenti, è in fase di progettazione definitiva grazie alle risorse proprie dei Comuni che hanno anticipato le spese.
Il documento è stato condiviso dai ventuno sindaci dei territori interessati: Avetrana, Castellaneta, Conversano, Crispiano, Fasano, Ginosa, Grottaglie, Laterza, Lecce, Leporano, Martina Franca, Massafra, Monopoli, Montemesola, Mottola, Pulsano, San Giorgio Ionico, Statte, Torricella, oltre naturalmente Taranto, e sottoscritto dal presidente della Regione Puglia.
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