BARI – Qui dalle ore 15 la conferenza stampa live del presidente del Bari Luigi De Laurentiis.
Saluto iniziale – “Sono felice di essere qui per una serie di ragioni. Mentre venivo in auto mi sono reso conto che questo è l’inizio del sesto anno. Questi anni sono volati. Sono felice dei primi cinque anni, siamo arrivati quasi in altissimo. Abbiamo avuto una finale playoff con numeri e immagini da Champions League. L’11 giugno è stato difficile andare a dormire. Abbiamo avuto giorni a seguire non facili e un piccolo periodo di pausa. Da qualche settimana leggo di preoccupazioni, paure e ansia. Siamo stati in silenzio ma siamo stati l’ultima squadra a finire il campionato. Non abbiamo avuto il tempo delle altre per pianificare e aggredire il mercato. La prima certezza è Ciro Polito. Il direttore si è preso una pausa di riflessione, che è stata data dalla delusione. L’altra certezza è il signor Michele Mignani. Oggi ripartiamo da una base Mignani-Polito-De Laurentiis solida, che si conosce bene, che ha gli stessi valori e le stesse ambizioni. E’ la prima certezza”.
MERCATO – “Bari agisce in maniera precisa con trattative lunghe. E’ arrivato Faggi. Abbiamo firmato tre anni con Maita e due anni con Pucino. Partiamo da una squadra con tante certezze in difesa e a centrocampo. In attacco ci saranno cambiamenti. Tra pochissimi giorni vi annunceremo due attaccanti importanti. State tranquilli che faremo il nostro meglio e costruiremo una squadra importante. In questo campionato squadre che hanno investito più del Bari sono retrocesse e squadre che hanno investito molto più de Bari non hanno visto nemmeno i playoff. Volevo rassicurare la piazza ma dovevo venire con qualche elemento”.
OBIETTIVI – “Bisogna essere molto lucidi e non scriteriati. Questa è una categoria difficile. Migliorare il terzo posto significherebbe puntare alla A. Quest’anno vorrei puntare ai playoff, tutto quello che verrà oltre sarà premiante per la piazza. Se dichiarassi il massimo sarei un venditore di fumo. E’ una categoria difficile. Delle quattro retrocesse di quest’anno tre avevano visto i playoff l’anno prima. Voglio essere cauto”.
VENDITA DEL CLUB – “Ci sono stati degli interessi. Dall’estero ci sono stati approcci. Fino a quando non ci sarà qualcosa di concreto io continuo a costruire. Le ambizioni sono importanti. Vogliamo costruire un’azienda in maniera sana. Ci faremo trovare preparati all’inizio del campionato. Al momento restiamo con piacere alla guida di questo club”.
SILENZIO – “Conosco molto bene questa città. L’azienda non può vivere di sensazioni e basarsi sugli umori della città che sono comunque importanti e rispettiamo. Dall’11 di giugno un minimo di vacanza è forzata. Concedeteci due settimane”.
CAPRILE E CHEDDIRA – “Sono due giocatori che sono diventati due star del campionato. Hanno il desiderio di giocare in una serie più importante. Io non posso bloccarli se hanno intenzione di andare altrove. Felice per la loro carriera. Ringrazio Polito per averli scovati e per averci creduto. Caprile è stata una star all’improvviso. A Bari non possiamo avere persone scontente. La loro vendita diventerà budget ulteriore per fare un mercato competitivo”.
CAPRILE AL NAPOLI? – “Valuteremo le offerte. Ne abbiamo varie sul tavolo”.
BUDGET – “Dipenderà anche delle vendite dei giocatori. Dipenderà anche dalla vendita dei giocatori, le plusvalenze verranno reinvestite nel Bari. Anche lo scorso anno il Bari è stato in perdita. Le plusvalenze non andranno a coprire i debiti ma verranno investite sul mercato”.
POSSIBILE ACQUIRENTE – “Parliamo del futuro. Non è successo nulla, vediamo se si avvicinerà qualcun altro. Sono aleggiate tante aziende che non si sono mai accostate a noi”.
TANTI GIOCATORI PERSI – “Se ci date il tempo di poter lavorare sapremo dimostrare che la partenza di giocatori importanti sarà rinnovata dall’arrivo di giocatori altrettanto importante. Avremo la capacità di portare nuovi giocatori che potranno portare linfa alla squadra. A Bari vogliamo giocatori che vogliono restare in questa squadra. Ringrazio pubblicamente Antenucci che ha deciso di lasciarci. Gli avevamo proposto un contratto di un anno sulle righe di Di Cesare, che ha giocato molto più di quello che tutti avevano pensato. Mirco desiderava di essere al centro di un progetto e noi abbiamo offerto quello che potevamo offrire ad un giocatore di 39 anni. In Serie C ha scelto un contratto più lungo con una continuità di carriera. Io gli auguro il meglio e gli faccio un grande in bocca al lupo”.
MIGNANI – “Abbiamo analizzato molto attentamente il suo profilo. Qualunque allenatore può avere i suoi pregi e i suoi difetti. Sono spuntati tanti allenatori da ogni angolo del pianeta terra. Tutti molto bravi ma magari quando si entra in campo le gambe tremano. La cosa più importante era capire quanto fosse motivato. L’allenatore ha un buonissimo staff, un carattere fantastico, tiene sulla corda la squadra, ha dimostrato di potersela giocare al primo anno di Serie B. Non ho voluto compiere l’errore dell’anno di Vivarini quando invece di continuare cambiammo completamente registro. Imparando gli errori del passato e sentendo le motivazioni del mister ho capito che era pronto a risalpare su questa grande sfida. E’ un uomo ambizioso, di grande concentrazione e da tantissimo valore ad ogni cosa che fa. Per me è un uomo per il Bari”.
VANNO VIA 40 GOL – “Sui nomi che mi avete fatto lo scorso anno non sapevate chi fosse. Dateci del tempo, arriveranno degli altri nomi a seguire che arricchiranno questa rosa. Abbiamo confermato difesa e centrocampo, arriveranno altri che rappresenteranno il gioco dell’allenatore. Conta anche il carattere. L’ultimo giorno le lacrime sono state tante. Io mi preoccuperei principalmente del fatto che i nomi saranno quelli con la testa giusta. In attacco troveremo altri nomi, ci tengo a dire che i nomi che sono andati via lo scorso anno erano quasi sconosciuti”.
PROSSIMO CAMPIONATO – “Le retrocesse spaventano. Saranno rivali importanti. Ogni partita però ha una dinamica a se. Il campionato sarà difficile, capiremo chi riuscirà a stare in testa a una classifica difficile da comprendere”.
NON PIU’ MATRICOLA – “Mi da molta responsabilità in più, non voglio fare proclami vendendo fumo. Ho visto realtà che avevamo sfiorato la Serie A che non hanno centrato i playoff. Non voglio diseducare i tifosi. Ho mantenuto l’asse principale del motore che sono Polito, Mignani e il presidente”.
NOMI – “Non vorrei fare nessun nome. Queste trattative sono delicate. Inutile darvi nomi che poi non firmano. Su Botta siamo in attesa di risposta”.
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