L’incontro a Palazzo Piacentini tra il CEO di Stellantis, Carlo Tavares, e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha costituito un momento storico per la Basilicata. Storico come il momento in cui viviamo, contraddistinto da una rivoluzione tecnologica senza precedenti, che inciderà sulle vite di tutti noi nel breve e nel lungo periodo.
La ribadita centralità di Melfi nella strategia Stellantis è un indubbio successo del governo nazionale, che – per la prima volta insieme alle regioni – ha saputo fare fronte comune rispetto alla multinazionale. In questi mesi abbiamo dovuto subire tanti attacchi strumentali, ma non abbiamo mai replicato. Come Regione Basilicata abbiamo lavorato a 360°, a Roma e Bruxelles, ben sapendo che la risoluzione del problema non era a Melfi, a Potenza o in Basilicata, ma nella capacità della Regione Basilicata di fare rete nel sistema multilivello nel quale siamo inseriti, che comprende il Comune di Melfi, la Regione, il governo nazionale e l’Unione europea. Abbiamo lavorato non solo verticalmente, ma anche orizzontalmente con le altre regioni italiane, in particolar modo con il collega del Piemonte, Alberto Cirio, che ringrazio per la visione collegiale che ha sempre messo in campo nell’interlocuzione con il governo nazionale.
Nel corso dell’ultimo incontro con il ministro Urso, il cui impegno è sicuramente stato determinante e che dunque merita il riconoscimento di tutti i lucani, come regioni abbiamo ribadito l’importanza del coinvolgimento di tale ente territoriale – per la prima volta – nel dibattito e nella strategia sul futuro dell’automotive. Le regioni hanno avuto e avranno un ruolo fondamentale nella transizione energetica, che vede la Basilicata tra le regioni all’avanguardia.
L’impegno della Regione Basilicata in questi mesi, le continue interlocuzioni con la multinazionale Stellantis e l’analisi delle criticità strutturali della zona industriale di Melfi, con le relative proposte – anche molto onerose – che la Regione ha sempre messo sul tavolo, sono state riconosciute anche da parte sindacale e questo rende onore all’onestà intellettuale di chi rappresenta i lavoratori.
Il nostro obiettivo è dunque quello di continuare questo lavoro “a fari spenti”. La comunicazione verrà dopo, a risultato ottenuto. E anche se ieri abbiamo ascoltato parole importanti, c’è ancora tanto lavoro da fare per rendere la zona industriale tutta e lo stabilimento Stellantis sempre più competitivo. La Regione Basilicata continuerà a essere protagonista, come lo è sempre stata fino a oggi, perché la difesa dello stabilimento Stellantis, il potenziamento della zona industriale di Melfi e la politica industriale verso la transizione energetica (con la tutela dei posti di lavoro più a rischio) sono priorità di tutta la Basilicata.
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