L’ultimo fine settimana ha visto i militari della Guardia Costiera di Taranto fortemente impegnati in diverse e intense attività rivolte alla tutela della sicurezza della navigazione, alla vigilanza antinquinamento e più in generale alla comunità marittima portuale.
In particolare, nell’ambito del “Port State Control”, è stato sottoposto a fermo amministrativo un mercantile straniero a seguito di approfonditi accertamenti svolti a bordo.
La nave, giunta a Taranto nei giorni scorsi, era stata selezionata per la visita di controllo in quanto rientrava nel “target” delle navi mercantili straniere da sottoporre a ispezione secondo i criteri stabiliti dalla direttiva europea in materia.
Nel corso delle verifiche sono emerse svariate irregolarità e gravi criticità che hanno portato al fermo amministrativo della nave.
Tra le anomalie riscontrate sono stati rilevati un passaggio non sicuro sul ponte principale vicino alla scala diretta nel locale cabine equipaggio, la mancata familiarizzazione di larga parte dell’equipaggio per una corretta gestione dei rifiuti prodotti a bordo, il mancato aggiornamento del piano da attuarsi in caso di rimorchio di emergenza con riguardo alla certificazione “STCW”, di cui deve essere in possesso il personale imbarcato adibito a tale operazione, alcuni rulli passacavi bloccati, la presenza di grasso all’interno della cappa di estrazione dei fumi della cucina, potenziale rischio di innesco di un incendio, una consistente perdita d’acqua da una manichetta antincendio nel ponte principale nel corso della prova di funzionamento della pompa principale antincendio e alcune luci di emergenza non funzionanti.
Inoltre è stata riscontrata una carenza nella corretta registrazione delle ore lavorative svolte da un marittimo con particolare riguardo all’esercitazione di ingresso negli spazi chiusi e di recupero dell’uomo a mare.
La motonave, dopo essere stata sottoposta nuovamente ad ispezione da parte del nucleo “PSC” che ha constatato la risoluzione delle deficienze riscontrate, è stata liberata potendo così riprendere la navigazione.
Dall’inizio dell’anno, l’attività di “Port State Control” ha interessato circa 30 unità mercantili straniere di cui 4 detenute.
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