Accusata dagli studenti di vessazioni e umiliazioni in sede d’esame, Sabina Tuzzo, professoressa di Letteratura Latina dell’Università del Salento, è stata sospesa per quattro mesi, con conseguente sospensione dello stipendio. La decisione è stata presa dal Consiglio d’Amministrazione dell’università su richiesta della Commissione di disciplina. Il provvedimento entrerà in vigore a partire dal 1 luglio.
Il caso è deflagrato quando l’Unione degli Universitari di Lecce ha inviato una lettera ad Anna Maria Bernini, ministra dell’università e della ricerca.
“Trovo del tutto infondate, offensive e diffamatorie le illazioni che mi sono state rivolte, supportate da studenti evidentemente delusi dall’esito dell’esame, istigati e strumentalizzati ad arte ed a fini speculativi, per screditare il mio lavoro e la mia correttezza e serietà professionale”. Alle accuse, Sabina Tuzzo replicò così in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno dell’11 febbraio scorso, aggiungendo: “Ho invitato spesso il rettore (o chi per lui) a presenziare a qualsiasi mio appello d’esame, anche a sorpresa, per rendersi conto non solo del modus agendi et operandi mio e della mia commissione d’esame, ma soprattutto del livello di preparazione e talvolta di supponenza di non pochi studenti. A oggi non ho avuto quest’onore. Invito chiunque a venire”.
Dopo le proteste dei sindacati studenteschi, il rettore Fabio Pollice ha avviato un’inchiesta interna, che ha portato alla sospensione. A causa della forte esposizione mediatica, Sabina Tuzzo non ha partecipato alla sessione d’esami immediata presentando un regolare certificato medico: dopo essere stata temporaneamente sollevata dalla presidenza della commissione di esame, è arrivata la sospensione.
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