Melucci: «Erano necessari una maggiore consapevolezza ed un rinvigorito senso di responsabilità verso questa stagione della città. Ripartiamo, ma ora attenzione alle insidie che una certa politica intende creare sul cammino di Taranto»
Ecco nomi e deleghe della nuova ‘vecchia’ giunta comunale di Taranto:
- Fabrizio Manzulli (vicesindaco): Sviluppo Economico, Promozione Territoriale e Innovazione
- Giovanni Azzaro: Risorsa Mare, Decentramento Territoriale e Sport
- Cosimo Ciraci: Lavori Pubblici, Polizia Locale e Protezione Civile
- Laura Di Santo: Patrimonio, Politiche Abitative e Tributi
- Gabriella Ficocelli: Servizi Sociali, Politiche d’Inclusione e Pari Opportunità
- Mattia Giorno: Urbanistica, Infrastrutture Strategiche e Mobilità
- Maria Luppino: Risorse Umane, Affari Generali e Società Partecipate
- Fabiano Marti: Servizi Educativi, Politiche Giovanili ed Eventi
- Francesca Viggiano: Ambiente, Affari Legali e Qualità della Vita
<<È singolare che quella minoranza, che aveva gettato la città in un pantano con iniziative che non hanno nulla di politico, in verità, abbia votato contro il rendiconto, figlio in gran parte di quella gestione commissariale che proprio essa aveva originato. Sentire oggi le urla scomposte e disonorevoli di una parte di quella minoranza sui danni che la città sta curando, su tutti si pensi ai mancati ristori covid di Kyma Ambiente, che hanno determinato nei fatti la crisi di liquidità e il ridimensionamento doloroso di servizi e personale, ci offre grande motivazione. Si, perché siamo innamorati di Taranto, ci stiamo impegnando oltre ogni possibilità per il suo futuro e non lasceremo che quel cattivo e ipocrita modo di fare politica le rechi altro danno o sottragga altro tempo preziosissimo alla sua rinascita. Una rinascita che, pure in mezzo a mille difficoltà, è sotto gli occhi di tutti, basti osservare il fermento della Città Vecchia in queste settimane. Con buona pace di chi ha votato contro quel rendiconto.
Ma per essere vicini e onesti con i nostri concittadini fino in fondo, dobbiamo tuttavia ammettere che, in questo primo anno della nuova amministrazione comunale e di ripartenza, una parte della macchina ha girato a pieni giri, con estremo sacrificio, mentre un’altra parte di questa macchina deve ancora trovare il proprio assetto ed esprimere migliori capacità. Forse è stata semplice inesperienza di una classe dirigente rinnovata, ma non ce lo possiamo permettere ancora data la complessità dei dossier sul tavolo.
Proprio su quest’ultimo orizzonte, nei circa venti giorni che ci hanno separato dal reset della giunta e degli altri organismi di governo, è avvenuto un confronto serio, non facile ovviamente, con le forze politiche di Palazzo di Città che, invece, quel rendiconto lo hanno responsabilmente approvato. Una presa di coscienza forte da parte di ciascuno era doverosa, poiché il momento che la città sta attraversando è decisamente impegnativo e rischioso. E dall’altra parte, oggi anche al Governo del Paese, c’è quella minoranza avventuriera lì. Chiedere ai soggetti che ora hanno in mano le sorti dell’ex Ilva e dei Giochi del Mediterraneo per informazioni.
Non soffermandoci qui sulle deleghe, rintracciabili nei decreti particolari, desideriamo confermare che da quest’oggi la giunta comunale è di nuovo al lavoro, invariata nei profili, tutta nuova invece in quella consapevolezza e nell’agenda di lavoro, ne siamo sicuri e ringraziamo le forze politiche di ciò, perché sappiamo che d’ora in avanti sapranno usare una più appropriata disciplina e potranno fornire stimoli e indirizzi più puntuali nei lavori dell’ente civico, a tutti i livelli.
Desideriamo richiamare alla responsabilità anche i singoli assessori che, se è vero che vengono in parte indicati e confermati dalle forze politiche, devono comunque rispondere a un preciso mandato e all’impegno che è stato affidato loro dalla comunità, non semplicemente alle appartenenze politiche. Considerata la riferita fase delicata per la città, ci si aspetta innanzi tutto da ciascuno di loro maggiore consapevolezza dei processi e delle priorità, oltre che maggiore presenza in mezzo alla comunità, maggiore cura di quegli interessi collettivi. La macchina amministrativa di Taranto ormai corre a ritmi molto alti e necessita di risposte rapide ed efficaci, senza deviazioni dal piano locale per la transizione giusta Ecosistema Taranto. È un tema di produttività che oggigiorno deve riguardare anche la politica e ogni ruolo istituzionale. È persino un tema di giustizia intergenerazionale, poiché la politica ha il compito di lavorare con lungimiranza per chi verrà dopo di noi.
Insomma, la nostra ambizione, che è figlia di quell’amore, resta una Taranto tutta nuova. Dove urla, divisioni e disfattismo vengono vinte finalmente da inclusione, bellezza e qualità della vita. A qualcuno una Taranto così inizia a dare turbamento. Noi non abbiamo paura e continueremo a raccontare questa nuova identità ad ogni angolo di strada>>.
Rinaldo Melucci
Sindaco di Taranto
potrebbe interessarti anche
Autonoleggio senza autorizzazioni: chiusa attività a Taranto
Speciale: il Natale dei tarantini raccontato da Antonio Fornaro
Taranto, lo sviluppo del territorio con “PIA e mini PIA”
Taranto, PD e Csx: riporteremo i cittadini al voto
Operazione antidroga a Vieste: sette arresti
Premiazioni all’istituto “Mediterraneo” a Maruggio