FOGGIA – Foggia beffato nel finale, va al Lecco il primo atto della finale playoff di Serie C: allo “Zaccheria” termina 1-2 a favore dei blucelesti che si impongono in rimonta sui rossoneri al termine di una partita intensissima e piena di emozioni. Delio Rossi punta sul canonico 3-5-2 con Peralta e Ogunseye a comporre il duetto offensivo e con Di Noia play di centrocampo, Foschi risponde con un 3-4-3 con Tordini e Pinzauti ad affiancare Buso in avanti. In cronaca. Pronti-via e i padroni di casa la sbloccano: un cross di Costa non raccolto da Frigerio al minuto 6 viene deviato in corner da Melgrati, sugli sviluppi dell’angolo stesso Leo svetta più in alto di tutti e, dopo il primo tentativo con la testa ben respinto da Melgrati, deposita in rete in tap-in. Lo Zaccheria esplode, i satanelli sono avanti. Gli ospiti, però, non si fanno intimorire e allestiscono un’immediata reazione: al minuto 9 un calcio di punizione di Lepore viene respinto in angolo da Dalmasso, abile sulla battuta dello stesso a bloccare un altro tentativo di testa di Pinzauti. Al minuto 21 è il turno di Zuccon, la cui soluzione dalla distanza esaurisce la sua corsa di poco in alto sopra la traversa. Sono le prove generali del gol del pareggio che arriva puntuale al minuto 29: calcio d’angolo battuto da Lepore, colpo di testa in anticipo di Pinzauti e Dalmasso battuto. I ragazzi di Delio Rossi subiscono il colpo e al minuto 43 gli avversari sfiorano il raddoppio: il destro ravvicinato ma centrale di Buso viene parato da Dalmasso.
Con l’inizio della ripresa, però, si rivede il Foggia di inizio gara. I primi minuti sono un assolo rossonero: al minuto 49 Ogunseye colpisce con la testa e viene neutralizzato da Melgrati, poi sul tap-in insacca ma l’arbitro annulla il tutto per una spinta del centravanti. Tre minuti dopo altro episodio sospetto: conclusione potentissima di Schenetti dal limite, risposta del solito Melgrati, dalle retrovie arriva Frigerio che, spintonato da un difensore avversario, manda alto sopra la traversa da due passi. Proteste veementi di tutto lo stadio, ma per l’arbitro non c’è calcio di rigore. Tra il 56esimo e il 62esimo l’uomo più pericoloso è Di Noia: nella prima circostanza il destro dall’interno dell’area termina a lato, nella seconda il destro dal limite – deviato da Melgrati – finisce alto di pochi centimetri. Il tempo scorre e aumenta la stanchezza, anche se si continua a giocare quasi esclusivamente nella metà campo lombarda. Dal nulla, però, al minuto 87 i blucelesti la vincono, di fatto alla prima occasione creata nel secondo tempo: calcio di punizione magistrale di Lepore e sfera che si insacca all’angolino. Doccia ghiacciata allo Zaccheria. Non servono a nulla i quasi sei minuti di recupero, non serve a nulla l’iniziativa di Iacoponi che, dopo una bella azione, spedisce alto al minuto 92. Termina così, con la festa del Lecco e gli applausi di incoraggiamento dello stadio per Kontek e compagni. Secondo atto in programma per domenica 18 giugno, al Foggia servirà solo la vittoria.
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