L’imperativo era vincere per mantenere il vantaggio in classifica e i Tritons non hanno fallito la missione. Ma il derby con i Warriors Bari, come da tradizione, è stato strano, agonisticamente teso, la tecnica e la tattica a volte vengono meno.
I Tritons si sono presentati a Bari con tanti infortunati e defezioni. Il manager Motolese ha dovuto fare a meno di Hernandez, Alabrese, Danyeri Ruiz e Ramirez, e ha puntato forte sui giovanissimi Patruno, Lupo e Scarnera nel ruolo di esterni. Il lanciatore partente è stato il fin qui formidabile Carlos Gordon, coadiuvato dal catcher Pedro Lara, in prima base Mucavero, in seconda Chirulli, in terza Pacente e infine nel ruolo di interbase Dary Ruiz.
Il primo inning è finito in pareggio, sia il Taranto che il Bari hanno segnato due punti. Nella parte alta del secondo inning, i Tritons hanno messo a referto ben 5 punti. Scarnera ha battuto valido portando a casa Patruno e Lupo, abili a conquistarsi le basi ball sull’esperto lanciatore barese Mosè Serino. Il lavoro è stato terminato da Cosimo Pacente e Dary Ruyz.
Ma i Warriors sono rientrati in partita grazie al fuoricampo da tre punti del bravissimo Marco Serino, che ha colpito durissimo il lanciatore tarantino Gordon. Il parziale segna un 7 a 5 per il Taranto ma nel terzo inning i biancorossi hanno operato il sorpasso approfittando degli errori della difesa tarantina segnando ben tre punti, mentre i rossoblu sono rimasti a secco imbrigliati dai lanci del lanciatore veterano Laudisa, nel frattempo subentrato a Serino.
Il quarto inning ha visto solo zeri per entrambe le squadre, mentre nel quinto i rossoblu di Motolese hanno piazzato un big inning da 6 punti, ancora una volta innestato da Francesco Lupo e Giosuè Scarnera, entrambi autori di una prova superba, supportati dal sempre presente nella fase offensiva Dary Ruiz con Pedro Lara finalmente entrato in partita. I Tritons sono andati in vantaggio e non lo hanno mollato più, incrementando il vantaggio di inning in inning sino all’ottavo, in cui hanno raggiunto il massimo vantaggio di 22 a 11.
Il Bari, però, non ci ha stanno a mollare e Mosè Serino ha colpito duro Ruiz, ormai provato da più di 100 lanci, con un fuoricampo da 4 punti. Lo staff tecnico dei Tritons ha corso ai ripari e ha chiamato sul monte di lancio il mancino Gabriel Mucavero che, con uno strikeout su Alejandro Romero, ha tolto le castagne dal fuoco. La partita è finita al nono inning con il finale di 23 a 17 per i Tritons di Taranto.
“I ragazzi stanno andando oltre ogni più rosea aspettativa, abbiamo dovuto rivoluzionare il lineup immaginato in preseason – spiega il presidente Antonio Maggio -, ma la soddisfazione di vedere protagonisti i nostri giovani del vivaio è enorme. Dobbiamo giocare una partita alla volta, dobbiamo giocare 4 finali e vedere che succede, siamo partiti come outsider ma adesso abbiamo i fari puntati addosso e non vogliamo farli spegnere”.
Nell’altra partita del girone O, Il Chieti ha battuto i Bears di Teramo in trasferta per 10 a 2 restando incollato alla ruota dei tarantini in classifica. Domenica prossima i Tritons ritornano a giocare in casa contro i Bears Teramo presso le mura amiche del Comunale di Torricella ore 15, per continuare a vivere questo sogno.
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