“Come avete appreso da una lettera che ho voluto inviarvi nei giorni scorsi, con l’avvicinarsi del compimento del mio settantacinquesimo anno di età ho posto nelle mani del Santo Padre Francesco, la mia rinuncia al ministero di arcivescovo di Taranto come richiede il Diritto Canonico. Ora mi rimetto totalmente alla decisione del Papa che disporrà secondo il suo discernimento i tempi dell’avvicendamento e del passaggio di consegne al mio successore”. Lo ha dichiarato monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, rivolgendosi ai sacerdoti nel suo messaggio al termine della processione del Corpus Domini.
Santoro compirà 75 anni il 12 luglio prossimo e ha già al suo fianco il vescovo coadiutore Ciro Miniero, che lo sostituirà al termine del ministero episcopale. Quando questo avverrà lo deciderà Papa Francesco: è possibile che il passaggio di consegne avvenga a settembre dopo il pellegrinaggio dei fedeli a San Giovanni Rotondo che organizza la Curia tarantina.
“Umanamente, la mia affezione sincera e profonda per questa porzione del popolo di Dio è forte e le cose da fare sono tantissime – ha aggiunto Filippo Santoro -. Non vi sono ignote le mie metafore calcistiche e quindi non vi sembrerà strano da parte mia sentirsi ancora in mezzo all’azione di una partita tutta da giocare e da vincere. Parlo delle innumerevoli sfide che questa terra ci porta ad affrontare, in primis quella di una vita degna accompagnata dalla salute e dal lavoro”.
“Il messaggio di Papa Francesco della Laudato Si’ di ‘custodire e coltivare’ la terra, il mio desiderio è che il nostro territorio da luogo ferito e contaminato possa diventare un vero giardino. È un desiderio audace, ma è quanto i tarantini si meritano”, ha concluso Santoro.
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