Dopo il gol-salvezza di Colombo, Marco Baroni non è riuscito a trattenere le lacrime. Il tecnico si è lasciato andare piegandosi sul manto erboso dell’U Power Stadium: “È stato un sentimento forte, ho perso mio padre a maggio, era la persona più importante della mia vita – dice il tecnico a caldo a Dazn -. L’ho sempre avuto affianco e ce l’ho anche adesso. Avrei voluto guardarlo un’altra volta, però va bene lo stesso. Ho pensato a lui, alla squadra, ai dirigenti, ai nostri tifosi e a tutta la società”.
ALLA VIGILIA CI DAVANO RETROCESSI – “Questi ragazzi sono straordinari sotto tutti i punti di vista: quando siamo partiti gli addetti ai lavori ci davano retrocessi già a dicembre. Invece, questo gruppo ci ha sempre dato grandi stimoli, se l’e’ sempre giocata su tutti i campi con grande compattezza”.
IL RIGORE DI COLOMBO – “Quando Colombo si è recato sul dischetto, ho guardato Romagnoli e gli ho detto che avrebbe sicuramente fatto gol. Hanno dato la palla al più giovane, è stato un gesto molto bello e che rappresenta bene questo gruppo. Siamo la squadra più giovane in A, la quinta più giovane in Europa. Non avevamo un bagaglio di esperienze per gestire questi momenti, è una vittoria di tutti. Quando ho iniziato questa avventura ho guardato negli occhi Corvino e ho visto un lupo come me, con tanta voglia: mi si è aperto un sogno e ho lavorato duramente per coronarlo”.
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