Acciaierie d’Italia ha chiesto al ministero del lavoro la cassa integrazione straordinaria in deroga a partire dal 20 giugno per un numero massimo di 2500 lavoratori dello stabilimento di Taranto e per la durata di un anno (o, in subordine, fino al 31 dicembre 2023).
L’istanza è in prosecuzione della procedura in scadenza. In tutti gli altri siti la durata della Cigs, scattata il 29 marzo scorso (sempre in proroga), era già di 12 mesi, mentre a Taranto era stata fissata fino al 19 giugno, data del raggiungimento del limite massimo di capienza degli ammortizzatori fruibili nel quinquennio mobile.
L’azienda spiega che “l’oggettiva complessità e rilevanza industriale e finanziaria degli interventi e degli investimenti avviati e programmati per il sito di Taranto e i fattori congiunturali sopravvenuti, rendono necessaria la richiesta di proroga in deroga dell’intervento, al fine di consentire il completamento dell’avviato programma di riorganizzazione aziendale”.
”Detta proroga, peraltro, quale strumento di sostegno al complessivo piano in essere, consentirà – si aggiunge – di evitare l’emergere di esuberi strutturali in ragione della prospettiva di riallocazione del personale in organico a valle della riorganizzazione e del conseguente incremento dei livelli produttivi”.
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