BARI – Artisti, ex inseganti, studenti: tutti insieme per dare nuova vita al sottopasso Marconi, quello dell’omonima stazione Fs del capoluogo che collega il quartiere Japigia a Madonnella. Da una quindicina di giorni la zona è stata presa letteralmente d’assalto non solo dai tradizionali fruitori che transitano di lì per raggiungere le due zone della città tagliate dal fascio di binari, ma anche dai tanti che si stanno avventurando nell’arte pittorica tra pennelli, spray e secchi di vernice per riqualificare il sottopasso. L’area – nel tempo – è stata al centro di numerose polemiche. Molti abitanti della zona, negli scorsi mesi, hanno denunciato la mancanza di attenzione e scarsa pulizia, tant’è che in molti casi, l’area veniva ripulita dalla buona volontà (oltre a palette e scope) dei residenti.
E così per risollevare le sorti del sottopasso, sono intervenuti i ragazzi della prospicente scuola, l’Istituto Tecnico Tecnologico Guglielmo Marconi e Liceo Scientifico Statale Margherita Hack, insieme ai sempre pronti attivisti di Retake Bari che da un paio di settimane ne stanno ridipingendo le mura. Il mood di questa nuova battaglia contro il degrado è “L’arte ci salverà”. E fine non potrebbe essere più nobile se la buona volontà non si scontrasse con il cinismo della dura realtà. I fondi, infatti, per comprare pennelli, colori e materiale vario per la realizzazione delle opere sono terminati. E così Retake ha chiamato all’appello tutti in una campagna di crowfunding per portare a termine l’importante opera che darà colore a uno spaccato di grigiore nel cuore del centro della città.
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