I dirigenti del Bisceglie, con a capo il presidente Vincenzo Racanati, a seguito degli ultimi accadimenti che hanno visto protagonista, suo malgrado, il Bisceglie Calcio e i suoi encomiabili sostenitori, hanno deciso di scrivere una lettera aperta per manifestare il proprio dissenso.
CHE RAZZA DI CALCIO E’ QUESTO?
“Siamo costretti a raccontare l’ennesima pagina oscura di questo campionato di Eccellenza a danno del Bisceglie Calcio, la cui partecipazione ha implicato un enorme dispendio di energie economiche unitamente alla passione di tutte le componenti del sodalizio. Tutto ciò allo scopo esclusivo di difendere la storia del calcio biscegliese, prossimo al compimento dei suoi primi 110 anni di vita, e nel legittimo desiderio di veder risorgere la vecchia Stella del Sud. Con notevole sacrificio e al contempo grande piacere ci siamo guadagnati l’accesso alla finale playoff del girone A in cui incroceremo il Manfredonia, squadra che ha conquistato meritatamente sul campo il primato del suddetto girone.
Da dove cominciare per descrivere l’imponderabile?
Proprio dall’ultima gara disputata con il Corato, a cui rendiamo onore per il valore tecnico e ai cui dirigenti e tifosi rivolgiamo i sinceri complimenti per l’assoluta e reciproca correttezza mostrata. La medesima stima è rivolta alla terna arbitrale e al quarto uomo per la competenza e l’equilibrio evidenziati. Abbiamo gestito l’evento in tranquillità, seppur con qualche normale momento di tensione per l’importanza della posta in palio. In tale contesto ci siamo ritrovati a dover fare i conti con una multa salata e con squalifiche a carico di nostri tesserati, alcuni dei quali non erano nemmeno fisicamente presenti al “Ventura”. Gli unici particolarmente “tesi” ci sono sembrati i Commissari di Campo, ma anche questo è un caso…
Veniamo all’attualità.
Dalle ore successive la gara col Corato l’argomento principale è stato quello legato alla sede della finale. Nulla di definito, con il campo del Manfredonia completato da poco e, quindi, con una serie di incertezze. Solo nella tarda mattinata di oggi (a due giorni dalla finale), il Sindaco di Manfredonia ha annunciato ufficialmente di aver autorizzato la disputa dell’incontro al “Miramare”. Alla tifoseria ospite sono stati riservati 300 posti, con disponibilità esigue di parcheggi per le autovetture. Gli organi preposti ci hanno comunicato che i sostenitori biscegliesi dovranno raggiungere Manfredonia a bordo di pullman. Ci domandiamo come trovare i pullman per 300 persone a 48 ore dalla partita? Impossibile!
Non da ultimo, la società del Manfredonia Calcio appone la ciliegina sulla torta stabilendo a 15 euro il costo del biglietto per i tifosi ospiti, mentre quello per la loro gradinata e per la loro curva è di 10 euro: chiediamo spiegazioni, riceviamo risposte che richiamano alla necessità della società ospitante di “fare incassi”. Peccato che gli incassi si intendano fare sulla pelle di 300 tifosi del Bisceglie.
Intanto nessuno dice niente, tutti silenti e accondiscendenti. Questi sono solo alcuni episodi di un campionato denso di situazioni spiacevoli, culminati con un’organizzazione della finale perlomeno opinabile e che rappresenta un’autentica offesa nei confronti della gente di Bisceglie. Quella stessa gente che ci ha permesso di continuare a coltivare l’amore per i colori nerazzurri e che costituisce la propaggine stessa della storia del calcio biscegliese meritando il massimo rispetto.
Una serie di episodi che minano la nostra passione e suscitano una sensazione di sconcerto e di rifiuto.
Questo calcio non ci piace!”
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