Venerdì 5 maggio 2023 – Ieri, la Corte di Cassazione, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Potenza, che insisteva per l’applicazione di misure cautelari, tra gli altri, anche nei confronti dell’imprenditore Donato Macchia, nell’ambito dell’indagine relativa all’assegnazione nel 2020 di un lotto fondiario Ismea nell’agro di Melfi.
La Procura della Repubblica di Potenza aveva, infatti, proposto ricorso per Cassazione avverso il provvedimento del Tribunale del Riesame di conferma del rigetto della richiesta di applicazione di misure cautelari già pronunciato dal Gip di Potenza che, ritenendo non sussistere l’aggravante mafiosa contestata, si era già dichiarato incompetente.
La Corte di Cassazione, accogliendo uno dei motivi di ricorso presentati dai legali di Macchia, ha quindi definitivamente chiuso la parentesi cautelare dichiarando inammissibile il ricorso della Procura, di cui comunque la stessa Procura Generale presso la Suprema Corte aveva chiesto il rigetto.
Donato Macchia confida dunque di poter chiudere definitivamente la vicenda, avendo già dimostrato la sua assoluta estraneità ai fatti contestati.
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